PGT: 88 quartieri in una sola dimensione

Milano – La Milano del 2030 valorizza e riavvicina i suoi 88 quartieri, estende il proprio nucleo superando le cesure tra centro e periferia, riconosce nuovo protagonismo a piazze, assi e nuclei storici esterni. Tutti i quartieri dovranno essere caratterizzati dalla qualità dello spazio pubblico e dall’offerta di servizi diffusi e inclusivi, in particolare rivolti ai giovani, agli anziani e alle fasce della popolazione più fragili. Un obiettivo raggiungibile attraverso la valorizzazione delle cerchie viarie, filoviarie e ferroviarie, che da infrastrutture di connessione, oggi recepite come fratture, dovranno trasformarsi in elementi di ricucitura tra il centro e le periferie. In questa logica rientrano i progetti per la riapertura dei Navigli e per la riqualificazione dei 7 scali ferroviari dismessi e la rigenerazione di 6 nodi strategici posti lungo la cerchia filoviaria. L’aggiornamento del PGT individua infatti 6 piazze della città poste indicativamente lungo l’asse della 90/91, caratterizzate da elevata accessibilità ma scarsa qualità dello spazio pubblico. Loreto, Maciachini, Lotto, Romolo, Trento e Corvetto, negli obiettivi del Piano, diventeranno nuove porte d’accesso della città, a vocazione pedonale e più verdi, in cui lo spazio pubblico sia finalmente concepito come un bene comune. Le 6 piazze diventeranno i nuovi cuori pulsanti e identitari dei quartieri in grado di stimolare investimenti che ne migliorino l’attrattività e la sostenibilità. A condizione che si contribuisca alla rigenerazione dello spazio pubblico, in queste aree sarà possibile superare l’indice di edificabilità massimo attraverso la realizzazione di Edilizia Residenziale Sociale, secondo una logica di crescita urbana che vuole il numero maggiore possibile di persone vivere e lavorare a breve distanza da una fermata del treno o della metro, per ridurre la dipendenza dalla mobilità privata.