Bombassei: non c’è solo l’elettrico per contrastare le emissioni di CO2

Bombassei: non c’è solo l’elettrico per contrastare le emissioni di CO2

Milano – Il presidente emerito di Brembo Alberto Bombassei, è intervenuto presso l’Aula Magna della Bocconi, ringraziando tutte le autorità presenti per il riconoscimento (il Premio Parete 2021) conferitogli. “Ascoltando chi mi ha preceduto, ho capito ancor meglio la qualità dell’uomo alla cui memoria è dedicato questo premio e in particolare ho apprezzato il suo impegno educativo nei confronti dei ragazzi”. Quei ragazzi, principali promotori del dibattito sull’ambiente, che ha necessariamente fatto svegliare il mondo dell’economia e della finanza. “Molte delle opinioni che abbiamo letto sulla Cop26 prendevano spunto e forza dal “bla bla bla” con cui Greta Thunberg ha giudicato i lavori di Glasgow. Non credo però che sia una sintesi del tutto corretta. Va detto, anche il mondo dell’economia e della finanza stanno definitivamente prendendo coscienza che non c’è futuro che non preveda uno sforzo collettivo verso gli obiettivi che a Glasgow sono stati – seppur parzialmente – condivisi”. Un dibattito che riguarda anche il mondo dell’automotive, settore in cui Bombassei ha costruito principalmente la sua carriera imprenditoriale. “Le scelte ideologiche sulla decarbonizzazione possono portarci su un binario morto dove ci troveremmo tutti fermi a cercare i colpevoli del disastro accusandoci reciprocamente. Gli idrocarburi vanno abbandonati progressivamente e vanno studiate in fretta soluzioni alternative. Ma trovo incomprensibile che l’Europa stia immaginando una soluzione unica per risolvere il problema”. Il patron di Brembo si riferisce alle infrastrutture per le ricariche dei mezzi elettrici, strumento che lascia perplessi alcuni protagonisti del settore. “Non so se la miglior soluzione per ridurre e cancellare le emissioni di CO2 prodotte dai mezzi di trasporto sia l’elettrificazione, l’idrogeno, i carburanti green o ancora altro. Sono però sicuro che la scelta di una sola strada ci farà correre il rischio di aver scelto quella sbagliata relegando il nostro continente e la sua industria a un ruolo di secondo piano nell’economia mondiale”. Ed è proprio ai giovani, particolarmente cari a Ermando Parete, che Bombassei si rivolge, sottolineando il ruolo centrale per la costruzione di un futuro migliore. “È indispensabile per l’attuale classe dirigente aprire un canale di dialogo con le giovani generazioni. Un dialogo che sia non solo costruttivo ma soprattutto libero da ideologie e pregiudizi”.

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