Uilpa, rinnovo contratti e stop a misure punitive lavoratori nella pubblica amministrazione

Roma – Il Segretario Generale della Uilpa, Nicola Turco, in una nota ha dichiarato “Occorre segnare il passaggio da una visione della P.a. come campo di scorribande per rastrellare risorse, poltrone e consulenze, ad una pubblica amministrazione moderna, trasparente e produttiva che dia agli operatori e ai responsabili degli enti la possibilita’ di esprimere appieno le proprie competenze e professionalita’, non piu’ oggetto di ingiuste e punitive misure. Tutti questi temi, a partire dall’improcrastinabile questione del rinnovo dei contratti, saranno oggetto delle nostre rivendicazioni nei prossimi giorni. Sarebbe riduttivo imputare lo stato in cui versa il mondo del lavoro pubblico soltanto alle due emergenze primarie ovvero svuotamento degli uffici e popolazione lavorativa sempre piu’ anziana occorre analizzare ulteriori aspetti che esulano dai numeri ma che incidono in modo significativo sull’efficienza e sull’efficacia dell’azione amministrativa”. Il riferimento e’ “all’eccessiva burocratizzazione di cui molta parte della dirigenza pubblica ama farsi scudo per gestire in maniera personalistica la macchina pubblica e poi la notevole presenza di personale estraneo alla Pa, elemento quest’ultimo che produce effetti devastanti, derivanti della commistione tra parte politica e vertici amministrativi”. “Instillare la cultura della presunzione che colpe e responsabilita’ siano sempre dei lavoratori che, per questo, vanno trattati come delinquenti comuni attraverso l’introduzione normativa di vari strumenti volti piu’ a penalizzare che a gratificare (rilevazione biometrica, sistemi di valutazione delle performances troppo spesso demotivanti, limiti ai percorsi di progressione di carriera, mancanza di valorizzazione della professionalita’), non fa bene alla Pubblica Amministrazione e al sistema dei Servizi Pubblici che i lavoratori del Pubblico Impiego assicurano quotidianamente tra mille difficolta’, dovute principalmente agli enormi carichi di lavoro causati dalle vertiginose carenze di organico”, conclude il Segretario generale della Uilpa.