Confindustria-Cerved: Rapporto Pmi Centro-Nord 2019, quadro incerto (1)

Bolzano – Il trend di crescita delle PMI del Centro-Nord fa registrare una decisa accelerazione fino al 2017, con una piena uscita dalla crisi, pur rimanendo ampie le differenze regionali. Ma diversi indicatori nel 2018 vedono suonare significativi campanelli d’allarme, con aspettative per il 2019-2020 di una frenata ancora più brusca. Le stime, infatti, confermano il rallentamento dei principali indicatori di bilancio. Tre i possibili percorsi per il recupero di livelli più elevati di competitività: la capitalizzazione e la crescita dimensionale; l’apertura del capitale aziendale; la propensione all’esportazione. Nel bacino delle PMI sono presenti circa 4.000 imprese “eccellenti”: se aprissero il loro capitale a investitori istituzionali, gli effetti sul PIL sarebbero molto significativi. La quarta edizione del Rapporto PMI Centro-Nord, curato da Confindustria e Cerved, sintetizza così lo stato di salute e le prospettive a breve e medio termine delle PMI di capitali (tra 10 e 250 addetti) che operano nelle regioni più sviluppate del Paese. Un gruppo assai rappresentativo, che vanta oltre 122 mila imprese: l’80% del totale delle imprese di capitali italiane di quelle dimensioni. 51 mila PMI sono localizzate nel Nord-Ovest, oltre 39 mila nel Nord-Est e circa 32 mila nelle regioni del Centro. Con oltre 750 miliardi di euro di fatturato, circa 3milioni e 300 mila occupati, e 180 miliardi di euro di valore aggiunto, queste imprese valgono oltre il 10% del PIL italiano. Il rafforzamento avviatosi con l’uscita dalla crisi è proseguito nel 2017: Nord-Ovest e Nord-Est hanno ormai recuperato il numero di imprese attive prima del 2007, mentre il Centro è ormai vicino a quella simbolica soglia. Al recupero ha contribuito una natalità d’impresa rafforzatasi a partire dal 2013, e che ha visto nascere, nel 2017, 62 mila nuove imprese nel Centro-Nord, in gran parte micro imprese da 1 a 9 addetti. Solo una parte delle nuove nate, dunque, è visibile nel campione. Le imprese che ne fanno parte hanno conti economici in buona salute: anche nel 2017, infatti, e per il quinto anno consecutivo, i ricavi delle PMI del Centro Nord sono in crescita, facendo registrare i tassi più sostenuti osservati nel corso dell’ultimo decennio. L’intensità risulta leggermente più elevata al Nord (5,7%) rispetto al Centro (4,6%). Allo stesso modo, il valore aggiunto, fa registrare l’incremento maggiore degli ultimi 10 anni: gli andamenti sono particolarmente brillanti nelle regioni del Nord-Est (+5,1%). Migliora anche la redditività lorda: il Nord-Est si conferma l’area più dinamica (con un MOL cresciuto del 4,6% nel 2017), seguito dal Nord-Ovest (+4,2%), mentre più contenuta è la crescita dei margini nelle regioni del Centro (+2,2%). Nonostante il recupero degli ultimi 5 anni, il divario con i livelli di redditività lorda pre-crisi rimane significativo: il gap è particolarmente ampio nelle regioni del Centro (-37,6%), mentre è più ridotto, ma sempre molto evidente nel Nord-Ovest (-23,5%) e nel Nord-Est (-12,7%).