Politecnico: il Congresso Nazionale di Bioingegneria (1)

Milano – Il sesto Congresso Nazionale di Bioingegneria (GNB 2018), organizzato dal Politecnico di Milano, Gruppo Nazionale di Bioingegneria e CNR IEIIT – Istituto di Elettronica e Ingegneria dell’informazione e delle Telecomunicazioni – in collaborazione con la Fondazione Politecnico di Milano, si svolgerà dal 25 al 27 giugno a Milano presso l’Ateneo milanese e rappresenta il momento di incontro dei bioingegneri italiani.  GNB 2018 fornirà una panoramica delle più avanzate attività di ricerca del settore e sarà l’occasione per assistere a dimostrazioni virtuali e di realtà aumentata all’interno del corpo umano, che testimoniano il fermento tecnologico del settore. La bioingegneria è un settore in cui ci sono grandi margini di sviluppo per il Paese. Grazie a scoperte e nuove frontiere tecnologiche, si possono affrontare le problematiche legate all’invecchiamento e all’assistenza sanitaria, diventando allo stesso tempo un’occasione di sviluppo. Nel pomeriggio del 25 giugno si affronterà il tema della ricerca e sarà l’occasione per ribadire che la ricerca nel campo della bioingegneria è strategica per il paese perché riguarda la salute. Ma qual è la fotografia del settore in Italia? Uno degli obiettivi del programma Horizon 2020 richiede ai Paesi dell’Unione Europea di investire il 3% del PIL in Ricerca e Sviluppo. Nel 2017 l’Italia ha investito l’1,3% contro la media europea del 2%. Il nostro paese non compare tra i fanalini di coda in senso assoluto visto che 10 paesi sui 28 totali hanno investimenti inferiori all’1%, però i nostri standard sono lontani da Svezia (3,25%) Austria (3,09%) Germania (2.94%) Danimarca (2.87%) Finlandia (2,75%) Belgio (2,49%)e Francia (2.22%). Se ci spostiamo fuori dai confini europei, i numeri sono ancora diversi Corea del Sud e Giappone investono il 4,23% e il 3,29% del PIL e gli Stati Uniti il 2,79%. Roberto Cingolani, direttore scientifico di IIT, presenterà le strategie di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia e di Human Technopole che hanno una serie di attività di sicuro interesse per la comunità scientifica della bioingegneria, mentre Daniela Corda, Direttrice dell’Istituto di Biochimica delle proteine del CNR, e rappresentante del governo italiano nei comitati di programma a Bruxelles, potrà presentare i progetti Flagship del programma Future Emerging Technology.