Parità: il progetto Hypatia (2)

Milano – Il progetto Hypatia ha avviato la campagna Expect Everything, con l’obiettivo di coinvolgere e stimolare l’interesse, dei ragazzi e, soprattutto, delle ragazze verso le Stem. Attraverso un profilo social su Facebook, Twitter, Instagram, Vimeo e Tumblr e il sito web expecteverything.eu, i giovani possono contribuire direttamente come scrittori ed editori, diventando una risorsa attiva nella realizzazione del progetto. Il mondo della ricerca, e particolarmente in Italia, è ancora sbilanciato a livello di genere, nonostante la crescita dell’istruzione universitaria femminile degli ultimi quattro decenni. Se in Europa le cose sembrano andare meglio con il 40 per cento di donne tra scienziati ed ingegneri, in Italia la percentuale di donne che occupano posizioni tecnico-scientifiche è tra le più basse dei paesi OCSE, il 31,71 contro il 68,29 per cento di uomini: ci sono 2,15 uomini per ogni scienziata o ingegnera (fonti Istat ed Eurostat). Queste differenze vengono da lontano ed influiscono negativamente sulla scelta della carriera scolastica: solo il 5 per cento delle ragazze italiane di 15 anni aspira ad intraprendere professioni tecnico-scientifiche. Le donne che si iscrivono a discipline STEM sono, ancora oggi, meno degli uomini. Nel 2012 le neolaureate sono state il 62,2 per cento, percentuale che cala se si considera quelle neolaureate nelle discipline STEM, 47,9 per cento, e si abbassa ulteriormente se si considerano le facoltà d’informatica, il 24%, e ingegneria, il 21,7% (fonti Ocse ed Eurostat). Inoltre, a cinque anni dalla laurea le donne nei settori STEM soffrono di un divario salariale più alto rispetto ad altri settori. Nel 2015 parte di questo divario si è riassorbito ma un uomo continua a guadagnare in media 12,5 per cento in più (fonti Almalaurea). La possibilità di limitare le barriere di genere diviene fondamentale, soprattutto per l’Italia, non solo in termini di equità ed efficienza ma anche per creare opportunità e generare nuove ricchezze. In quest’ottica la costruzione di un hub italiano in cui collaborino musei scientifici, istituti di ricerca, aziende, fondazioni con insegnanti e studenti è centrale per compiere dei passi in avanti in termini di sviluppo e innovazione come Paese.