Case vacanza, respinta la richiesta di sospensiva: si parte dal 1 novembre

Milano – Il TAR ha respinto la richiesta di sospensiva contenuta in un ricorso avverso la delibera della Giunta regionale del 28 giugno 2018 (n. XI/280 Disciplina del codice identificativo di riferimento/CIR, ai sensi dell’articolo 38 comma 8 bis della legge regionale 1 ottobre 2015, n. 27 ‘Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo’) che prevede la disciplina del CIR per le case ed appartamenti per vacanza, compresi gli alloggi o porzioni degli stessi dati in locazione per finalità turistiche (ai sensi della legge 9 dicembre 1998, n. 431). In Lombardia, a partire dal 1 novembre 2018, tutti gli immobili oggetto di affittanze turistiche, pubblicizzati o commercializzati attraverso materiale cartaceo o infotelematico, dovranno essere accompagnati dal codice CIR. “Esprimo la mia soddisfazione per la decisione – ha commentato l’assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Lara Magoni – sia perché è confermata la bontà dell’operato di Regione Lombardia sia perché può consolidarsi quel percorso di trasparenza e tutela del mercato delle locazioni a finalità turistica, mercato divenuto così rilevante negli ultimi anni. Va anche precisato che sulla questione è in Corte Costituzionale il giudizio di legittimità promosso dal Governo e per la quale è già fissata udienza di decisione per il marzo prossimo”. “Voglio ricordare – ha precisato l’assessore – che con la normativa contestata, Regione Lombardia ha inteso, ritenendo di averne competenza, disciplinare un fenomeno, quello degli affitti brevi turistici, che per la sua dimensione e natura si ritiene debba necessariamente essere oggetto di una disciplina specifica e puntuale”. Chiedo al Governo di non attendere oltre, adoperandosi da subito per una iniziativa che chiarisca a livello nazionale una materia che coinvolge migliaia di operatori. Ciò che ci interessa è non chiudere gli occhi davanti a un fenomeno di questa portata e rilevanza, e sono certa che il Governo e in particolare il ministro Centinaio abbiano la nostra stessa sensibilità e attenzione”.