Fieragricola di Verona capitale del latte e della zootecnica

Verona – Sarà Fieragricola la capitale del latte e della zootecnia, quando a Verona si ritroveranno, dal 31 gennaio al 3 febbraio 2018, tutti gli espositori della cosiddetta zootecnia di precisione: robot e impianti di mungitura, impianti per la preparazione e la distribuzione automatizzata dei mangimi, software e microchip per il controllo a distanza della mandria, degli impianti di ventilazione, dei sistemi per la pulizia delle stalle. Tre padiglioni su 10 saranno dedicati alle tecnologie e prodotti per la zootecnia, per la produzione zootecnica, le energie rinnovabili (padiglione 9); mostre e concorsi animali, animali da allevamento e genetica (padiglione 10); Eurocarne, salone internazionale delle carni, che avrà una forte interazione con tutto il segmento dell’allevamento e dell’ospitalità rurale (padiglione 12). I concorsi nel ring. Tre, in particolare, saranno i concorsi degli animali, realizzati in collaborazione con l’Associazione italiana allevatori. Accanto agli eventi consolidati, come il Dairy Open Holstein Show (appuntamento internazionale dedicato alla razza Frisona) e alla mostra nazionale della razza Bruna (nel 2020 impegnata proprio a Verona nella gara europea), la grande novità del 2018 sarà il concorso europeo della Limousine, forse la più prestigiosa delle razze da carne allevate in Italia. Il futuro del latte. Nei giorni scorsi, Verona ha ospitato un incontro tra importanti gruppi internazionali, organizzato da Clal.it, i cui dati evidenziano per il periodo gennaio-agosto 2017 un incremento delle consegne di latte nell’Unione europea dello 0,08% su base tendenziale. Così, se Germania e Francia hanno rallentato le produzioni (rispettivamente -2,3% e -2,4%), salgono le consegne Italia (+2,9%), Irlanda (+8,1%), Polonia (+4,5%), Repubblica Ceca (+5%), Romania (+6,2%), Spagna (+0,8%), Bulgaria (+11,8%), Austria (+0,6%), Belgio (+1,4%), Lussemburgo (+0,4%) e Cipro (+9,8 per cento). Lo scenario, secondo gli analisti del team di Clal.it, non dovrebbe influire negativamente sui prezzi, che si mantengono elevati in tutta Europa. Export Ue-28 in crescita. Nei primi otto mesi del 2017 sono infatti cresciute le esportazioni europee di formaggi (+6,8%), di SMP (+43,3%), di WMP (+1,9%), di latte per l’infanzia (+13,4%), di yogurt (+11 per cento). Sono diminuite, invece, le esportazioni di latte e panna (-8,1%) e di burro (-18,8 per cento).