Milano – Oggi si è tenuta un’assemblea molto partecipata dei lavoratori della Città Metropolitana di Milano che hanno approvato all’unanimità un ordine del giorno e hanno deciso di avviare l’occupazione della Sala Consiliare. Ecco i passaggi più significativi del documento approvato: “I lavoratori della Città metropolitana di Milano, di fronte al fallimento della Legge 56/2014 “Delrio”, di cui la condizione della Città metropolitana di Milano costituisce un riflesso emblematico, prendono atto del silenzio assordante delle istituzioni, dal Parlamento al Governo, dalla regione al Comune capoluogo, a tutte le forze politiche che si apprestano allo svolgimento delle campagne elettorali. Silenzio che diventa ancora più assordante di fronte all’impossibilità per la Città metropolitana di approvare il Bilancio preventivo 2017, strumento fondamentale per qualunque politica amministrativa e di governo dei servizi. Servizi messi in discussione anche dal rischio della mancata riconferma dei lavoratori che svolgono funzioni indispensabili nel settore ambientale, nelle scuole e nella gestione delle strade. Non si sognino di toccare indennità e salario accessorio delle lavoratrici e dei lavoratori per approvare il bilancio”. “Ricordiamo e sollecitiamo al Consiglio metropolitano l’impegno di convocare entro ottobre gli Stati Generali della Città metropolitana di Milano, aperta a tutta la cittadinanza, cui chiamare a confrontarsi tutti i sindaci metropolitani, le istituzioni nazionali, regionali, cittadine, gli eletti nel Parlamento e nel Consiglio regionale, le forze politiche e sociali, partendo dal documento approvato dal Tavolo metropolitano, per discutere del ruolo e della funzione della Città metropolitana di Milano e della sua autonomia finanziaria”. “Come RSU e organizzazioni sindacali non vogliamo svolgere un ruolo di supplenza del vuoto della politica e ci impegniamo ancora di più a rappresentare le esigenze puntuali di tutti i lavoratori perché l’efficacia e la dignità del loro operare venga garantita. Siamo contro lo spogliamento delle funzioni svolte, a iniziare dalle strade che sono state tolte senza alcuna relazione e confronto con i lavoratori. Ci aspettiamo che l’impegno immediato del Governo attraverso un Decreto venga rispettata “ad horas”, così come ci è stato comunicato dalla Prefetto Lamorgese. Oggi iniziamo il presidio del Consiglio metropolitano con i lavoratori precari e dichiariamo lo stato di agitazione. In ogni caso da lunedì 2 ottobre 2017 terremo un presidio in Consiglio metropolitano fino allo sciopero nazionale del 6 ottobre e oltre, fino a quando necessario”.