Bpm-Banco Popolare: investimenti per 90 milioni 2016-2019

Milano – Si delinea il piano industriale che accompagnerà la fusione tra Bpm e Banco Popolare. La banca che nascerà avrà un rinnovato focus sulla clientela Corporate, con una divisione dedicata, con aumento della share of wallet nella penetrazione dei servizi a valore aggiunto, al fine di conseguire un Cagr (Compounded Average Growth Rate, ovvero il tasso di crescita annuo composto, ndr) del 3,8% in termini di Impieghi Lordi entro il 2019, preservando al contempo i livelli di profittabilità. Per la clientela Private un’efficace customer proposition grazie a un catalogo di prodotti e servizi unico e completo, con l’evoluzione del modello di business da gestione degli investimenti a gestione patrimoniale e sfruttando la collaborazione e il cross selling con la Divisione Corporate e con il segmento Imprese, al fine di conseguire un Cagr del 3,2% in termini di totale attivo entro il 2019, principalmente grazie alla crescita degli Asset Under Management. Per la clientela Retail e Small Business, focus sullo sviluppo della clientela e sul cross selling attraverso un’offerta prodotti differenziata per sotto-segmenti di clientela e la semplificazione dei processi, al fine di conseguire un Cagr del 3,5% sia in termini di Crediti Lordi sia di Total Client Assets entro il 2019, preservando al contempo i livelli di profittabilità. L’offerta prodotto dovrebbe permettere di conseguire: Asset under Management con Cagr del 7%, da 40,7 miliardi nel 2015 a 53,5 miliardi nel 2019; volumi di erogato di credito al consumo con Cagr del 5%, da 1,4 miliardi nel 2015 a 1,7 miliardi nel 2019; Bancassurance Cagr del 6%, da 15,9 miliardi nel 2015 a 20,1 mliardi nel 2019; commissioni investment banking con Cagr del 17%, da 67 milioni nel 2015 a 126 milioni nel 2019. Al fine di raggiungere questi obiettivi, il Nuovo Gruppo utilizzerà una struttura organizzativa efficace, supportata da un modello operativo avanzato grazie ad un’architettura IT all’avanguardia che incorporerà le aree di eccellenza esistenti e ai significativi investimenti nel digitale durante l’orizzonte del Piano Strategico (oltre 90 milioni di investimenti cumulati nel periodo 2016-2019).