Milano Il Comune di Milano ha aperto un avviso pubblico per acquisire manifestazioni di interesse da parte di soggetti pubblici e privati che intendano cedere immobili da destinare a servizi abitativi pubblici (Sap) e altre funzioni abitative. Prosegue così l’impegno dell’assessorato alla Casa per aumentare il numero di case popolari disponibili a Milano. La nuova Strategia per la Casa, recentemente approvata, prevede che il numero di immobili destinati a Sap a Milano salga nei prossimi anni dai 22mila attuali a 25mila unità. Per questo a gennaio è stata sottoscritta una lettera di intenti e successive attività tra il Comune di Milano e la società pubblica Invimit – Investimenti Immobiliari Italiani SGR S.p.a – finalizzata alla valutazione della possibilità per il Comune di partecipare alla strutturazione di operazioni funzionali per la valorizzazione, la gestione e l’implementazione del patrimonio abitativo comunale presente e futuro (ERP e ERS). L’invito a rispondere all’avviso pubblico è rivolto a soggetti terzi, pubblici o privati, proprietari di immobili nel territorio del Comune di Milano e nei Comuni di prima fascia. Gli interessati potranno presentare, entro il 28 giugno 2024, una proposta all’Amministrazione comunale con immobili che rispettino le seguenti condizioni: Piena ed esclusiva disponibilità attuale dei soggetti proponenti, ovvero, avviate procedure di cessione della disponibilità entro termini compatibili con l’eventuale successiva messa a disposizione degli stessi; Consistere in un fabbricato cielo-terra o porzione di fabbricato o unità immobiliare, con destinazione urbanistica coerente con le finalità dell’intervento (SAP) ovvero con possibilità di cambio di destinazione d’uso per le predette finalità abitative; La posizione dovrà essere all’interno del Comune di Milano o nei Comuni di prima fascia, ma ben connessi alla rete del TPL; Essere in fase di realizzazione o in fase di ultimazione purché il completamento avvenga entro il 2026, specificando la stima di ultimazione lavori e la volontà di cedere insieme all’immobile anche gli annessi diritti edificatori, tenendo in considerazione che l’uso che ne farà il Comune di Milano sarà in ogni caso riconducibile alla categoria di servizi che non generano volumetrie. In questo caso l’immobile deve essere venduto con i diritti edificatori in quanto non sono staccabili per l’operatore non essendo una fattispecie di perequazione prevista. “Con questo avviso pubblico vogliamo avviare un’indagine esplorativa del mercato per verificare la disponibilità di unità immobiliari di proprietà di enti pubblici o di soggetti privati per riuscire a incrementare il numero di case popolari a Milano – dichiara l’assessore alla Casa Pierfrancesco Maran -. Accrescere gli immobili di proprietà pubblica da destinare a chi necessita di una casa popolare e ai lavoratori a basso reddito è uno dei principali obiettivi della nuova Strategia della Casa”.