Aidaf: imprese familiari solide e dinamiche, ora attenzione al passaggio generazionale

impresa
impresa

Aidaf: imprese familiari solide e dinamiche, ora attenzione al passaggio generazionale

Milano – “I dati confermano anche quest’anno la dinamicità delle imprese familiari italiane, che hanno reagito con un vero e proprio rimbalzo nell’era post-pandemica, migliorando la redditività che si coniuga con un aumento dell’occupazione. Le nostre aziende di famiglia sono sane e solide, prerogativa essenziale nel momento del passaggio generazionale, che in AIDAF spingiamo perché sia efficace, sostenibile e inclusivo”. Lo ha dichiarato Francesco Casoli, Presidente di AIDAF (Italian Family Business), all’indomani della presentazione dei dati dell’Osservatorio AUB, promosso dalla Cattedra AIDAF–EY di Strategia delle Aziende Familiari dell’Università Bocconi, in memoria di Alberto Falck, da AIDAF, da UniCredit e dalla Fondazione Angelini, con la collaborazione di Borsa Italiana e della Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi. L’Osservatorio AUB ha analizzato i dati economici di oltre 11mila imprese familiari e il livello di diversity degli assetti di governance. I dati dimostrano, infatti, lo stato di buona salute goduto dalle imprese familiari italiane, che dopo la pandemia hanno compiuto un rimbalzo considerevole crescendo in fatturato, in redditività e in solidità. Il fatturato di queste aziende, in particolare, è cresciuto nel 2021 di oltre il 20% rispetto all’anno precedente, mentre il ROE (Return On Equity) ha più che recuperato i livelli del 2019 raggiungendo il 10,5%. Questa ripresa si è anche tradotta in un aumento dell’occupazione, cresciuta del 3,8% rispetto a prima della pandemia (del 2,3% nelle imprese non familiari). La ripresa delle aziende familiari dopo la pandemia risulta ancora più robusta di quella seguita alla crisi del 2008-2009: nel 2010 il fatturato crebbe del 16,5% contro il 20,1% del 2021, mentre il ROE nel 2010 era pari al 10,5% (contro il 13,6% nel 2021). Questo quadro positivo è confermato dai dati relativi alle aziende familiari quotate in Borsa, che sono aggiornati al primo semestre 2022: il fatturato di queste aziende in questi sei mesi è cresciuto addirittura del 35%. Le 344 aziende familiari* che rispecchiano tutti i 4 parametri di diversity** sono cresciute, in media, ad un tasso del 9,8%, circa l’1,3% in più delle altre, e hanno avuto una redditività significativamente superiore della media.  “Quindi, largo ai giovani, che sono il focus della proposta di legge promossa da AIDAF (in questo momento in fase di elaborazione) per accelerare il coinvolgimento delle nuove generazioni” ha concluso Casoli. Il 26,4% delle aziende familiari italiane sopra i 20 milioni di fatturato e non rette da un Amministratore Unico ha almeno un consigliere di amministrazione sotto i 40 anni; nel 37,6% delle aziende sono presenti più del 33% di donne mentre nel 60,1% delle aziende è presente almeno un componente non familiare. Nel 91,9% delle aziende sono presenti meno di 2 consiglieri con più di 75 anni di età. In confronto ad altri paesi europei, l’Osservatorio mostra come più del 30% tra i primi 1000 gruppi familiari in Italia abbia almeno un terzo (33%) di consiglieri donne, posizionandosi dopo la Francia (41%) ma prima della Germania (15,7%). In Italia rimane invece la più alta presenza di consiglieri di amministrazione over 75 (1 su 10 in Francia, quasi zero in Germania).