Tavolo della Moda al MIMIT: riunita la filiera di uno dei settori più strategici per il Paese

Tavolo della Moda al MIMIT: riunita la filiera di uno dei settori più strategici per il Paese

Roma – Al Tavolo della Moda organizzato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy – MIMIT, Adolfo Urso, si sono incontrate tutte le componenti della filiera, dalla produzione agli showroom, fino alla distribuzione commerciale per fare il punto sugli effetti del caro energia e dell’inflazione sui consumi di un settore strategico per la nostra economia e tra i più importanti per formazione del PIL e occupazione. Per il presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni: “La situazione per il settore moda sul mercato interno è particolarmente preoccupante per l’inflazione all’11,6%, gli inevitabili aumenti praticati dai fornitori a partire dalle prossime collezioni di almeno il 15%, oltre  al costo del denaro e la difficoltà delle imprese ad ottenere credito. Una situazione difficilmente sostenibile per i negozi di moda che dovranno anche pagare  una mensilità in più all’anno per l’adeguamento Istat ai canoni di locazione e che potrebbero trovarsi di fronte ad una generale contrazione dei consumi. Al Ministro Adolfo Urso abbiamo portato le preoccupazioni di un settore, quello della distribuzione commerciale della moda che genera valore economico e sociale per le città e i Comuni italiani contando 176.541 tra negozi di moda, tessile, abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori, tessile per la casa e articoli sportivi che danno occupazione a 298.668 addetti ed avanzando un pacchetto di proposte per rilanciare il settore. Tra queste, abbiamo chiesto un urgente intervento sulle locazioni commerciali del settore moda ad esempio attraverso un credito d’imposta del 30% così come avvenuto nel corso del periodo pandemico o l’introduzione della cedolare secca sugli affitti commerciali condizionati all’obbligo di una congrua riduzione dei canoni di affitto a seguito di specifico accordo tra locatore e conduttore. Per il rilancio dei consumi del settore moda, è indispensabile un BONUS MODA come quelli già sperimentati in altri settori altrettanto importanti come automobili e arredamento, per la consegna nei negozi di moda di prodotti usati dai consumatori e un’aliquota IVA agevolata del 10% sui prodotti di Moda. Riteniamo inoltre che il Tavolo della Moda possa anche essere la sede ideale per dar vita ad un patto tra produzione, trasformazione, rappresentanza e distribuzione commerciale per una “filiera etica” anche per trovare soluzioni volte ad affrontare con equilibrio l’evoluzione dei prezzi al consumatore. (www.imprese-lavoro.com)