Taxiblu: Milano città sempre più chiusa

Milano – «Più che una città che si apre al mondo -commenta sarcastico Emilio Boccalini, vice presidente di Taxiblu 02.4040 il più grande radiotaxi di Milano- a vedere e leggere quello che a Milano e per Milano viene fatto o anche solo ipotizzato viene il dubbio che invece la città rischi di diventare sempre più “esclusiva” e chiusa. Non bastassero i “capolavori” di viabilità e incuria di questi ultimi anni, le recenti chiusure al traffico di alcune zone e le limitazioni di Area B e C, l’anno prossimo ci troveremo probabilmente la città disseminata di zone 30 km/h. Sia ben inteso che nessuno è contrario ad una maggior sicurezza sulle strade né tantomeno ad una maggiore vivibilità della città. Anzi ben vengano. Detto questo però il continuo mutuare e copiare misure prese da un po’ tutto il mondo, ma solo a metà, e senza considerare il contesto socio economico, oltre che urbano dove andrebbero ad applicarsi sembra sempre e solo frutto di demagogia e non di un’azione ponderata e che segua una sua logica. Perché Milano non può essere un po’ Amsterdam, un po’ New York e un po’ Londra senza però considerare che di Milano, delle sue realtà e dei suoi cittadini non si tenga conto. Si vogliono fare ciclabili? Si facciano con criterio e con percorsi in sicurezza. Vuoi pedonalizzare il centro? Si allarghi l’offerta dei mezzi pubblici anche in orario notturno. E di esempi di questo tipo -conclude Boccalini-  se ne potrebbero fare a decine relativamente a questi anni».