Bonini (Cgil): troppi i morti e Milano può fare di più sulla sicurezza di chi lavora

Bonini (Cgil): troppi i morti e Milano può fare di più sulla sicurezza di chi lavora

Milano – C’è voluto un incidente mortale ma oggi “è un esempio positivo che riguarda proprio i cantieri della M4 a Milano, dove si è individuato un responsabile della sicurezza del sito”, spiega Massimo Bonini, segretario della Camera del lavoro. “Un accordo intervenuto purtroppo dopo un incidente mortale. Un accordo innovativo però che prevede tanati investimenti nella prevenzione e una premialità per quei lavoratori che segnalano situazioni a rischio, con una commissione che valuta puntualmente la situazione”. Bonini ne parla durante la conferenza stampa dedicata al libro Insicuri da morire – Le vittime sul lavoro nel mondo che sarà presentato giovedì 21 aprile, alle 20,15, alla Camera del Lavoro di Milano. Il libro inaugura una nuova collana editoriale, i Quaderni dei Diritti Globali, che nasce in occasione dei vent’anni di pubblicazione del Rapporto sui diritti globali, curato e realizzato dalla Associazione Società Informazione Onlus, che da due anni vede anche una edizione internazionale in lingua inglese ed è diventato anche Osservatorio sullo Stato dell’impunità nel mondo, grazie alla promozione di Fight Impunity di Bruxelles. “La presentazione del Rapporto – prosegue Bonini – è a breve distanza da giornate per noi significative: la giornata mondiale sulla sicurezza dei lavoratori e il Primo maggio. Il tema è quello delle morti sul lavoro, una delle nostre priorità, che sarà al centro della giornata del Primo maggio. Le cronache sul tema sicurezza del lavoro indicano il livello del problema. La Regione Lombardia è una realtà col tasso più alto d’insicurezza del paese. Milano in particolare è una città che – non ostante abbia sposato la retorica del lavoro che cambia – continua a segnare dati preoccupanti. Dove il problema sicurezza è più grave? Dentro le aziende non sindacalizzate, nei subappalti. Poi c’è una grande massa d’infortuni che non vengono nemmeno denunciati, grazie alla precarietà e al lavoro nero molto presente a Milano”. I numeri sono quelli di una guerra, che conta 6.300 vittime ogni giorno a livello globale. Una guerra in cui è coinvolta anche l’Italia, con 1.221 lavoratori morti nel 2021, in leggera flessione rispetto al 2020 (1.270 vittime accertate), ma con un aumento del 12,1% rispetto al 2019, vale a dire all’anno precedente la pandemia del Covid-19, allorché i decessi erano stati 1.089. Di queste tematiche tratta il libro Insicuri da morire – Le vittime sul lavoro nel mondo che sarà presentato giovedì prossimo alle 20,15, alla Camera del Lavoro di Milano. All’evento, oltre ad autori e promotori del libro e del Rapporto e ai responsabili della Camera del Lavoro e della Cgil, interverranno anche alcuni ospiti internazionali, a partire Nicolas Schmit (Commissario europeo per l’occupazione, gli affari sociali e l’integrazione). Saranno presenti inoltre Metin Yegin, regista del film Grev (Lo sciopero), che sarà anche proiettato quella sera. Sarà presente anche l’attrice Itziar Ituno, protagonista tra l’altro della serie “La casa di carta”.