Il commento: ancora due morti sul lavoro a Milano

Infortunio sul lavoro
Infortunio sul lavoro

Il commento: ancora due morti sul lavoro a Milano

Milano – Evidentemente non bastano le dichiarazioni di principio, i protocolli e i tavoli attorno ai quali s’incontrano periodicamente organizzazioni sindacali, prefetti e datori di lavoro, per contenere un dramma che somiglia sempre più a un’ecatombe. Si è parlato di patente a punti per le aziende virtuose, di rafforzamento dell’Inail, di controlli a tappeto nei cantieri. Ma i morti sul lavoro continuano implacabili. Solo oggi in Lombardia sono rimasti uccisi, per un salario poco entusiasmante, presso l’azienda Eurofed, un camionista che è rimasto schiacciato dal carico del suo mezzo. Una fine terribile sotto 300 chili, e anche un operaio di 63 anni, che è precipitato da un’impalcatura a Milano, ha perso la vita dopo una inutile corsa all’ospedale di Niguarda. Ora, come sempre, ci sarà il cordoglio di autorità e compagni di lavoro. Ma domani inizierà di nuovo la tragica lotteria, senza vincitori ma con centinaia di vite spezzate.

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