Scuola, Uil: le si vuole sottrarre ruolo di coscienza collettiva

Roma – “Ancora una volta si vuole sottrarre alla scuola il suo ruolo culturale e di coscienza collettiva che serve a questo Paese come il pane. Bisogna uscire dalla narrazione ideologica in cui la vicenda e’ piombata e mettere qualche paletto: quello firmato alla vigilia di Ferragosto e’ il protocollo della sicurezza per aprire le scuole a settembre. Un protocollo che non puo’ modificare nessuna legge, come quella del green pass, ne deve prendere atto. Una legge fatta senza alcuna consultazione sindacale contestata aspramente e definita uno schiaffo alla categoria”. Lo sostiene il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, commentando le critiche dei giorni scorsi dopo l’accordo al ministero. “Il protocollo dunque non attua – dice Turi -, ne’ puo’ intervenire per cambiare una legge, che in sede di conversione puo’ essere cambiata solo in Parlamento, e che e’ stata gia’ oggetto di una circolare alle scuole per esplicitarne i contenuti che sono cogenti per tutti. E’ invece vero che abbiamo forzato ed inserito nel Protocollo un principio che e’ presente nella legge: o Green pass o tampone che dimostri di non avere infezioni in atto. Nel Protocollo abbiamo scritto – sottolinea Turi – che le scuole, con le risorse assegnate per la sicurezza, attraverso convenzioni con le ASL e con i privati riconoscono che i costi non possono gravare sui lavoratori, che hanno il diritto ad avere luoghi di lavoro sicuri e che l’onere e’ del datore di lavoro. Un principio che potrebbe essere oggetto di un dibattito per cambiare il decreto in sede di conversione. Questo e’ scritto nel protocollo”.