Lidl di Biandrate: prima intesa coi sindacati, ancora aperto il nodo appalti

Lidl di Biandrate: prima intesa coi sindacati, ancora aperto il nodo appalti

Novara – A un mese dalla tragedia di Adil Belakhdim, il sindacalista del Si Cobas, ucciso durante un presidio davanti alla Lidl di Biandrate (Novara), i sindacati Cgil, Cisl e Uil di categoria hanno raggiunto un accordo per il miglioramento delle tutele, con particolare riguardo per la situazione dei precari per i quali proprio Adil si batteva. L’accordo – scrive Il Corriere Della Sera – è stato raggiunto dopo un tavolo fiume di oltre 7 ore ma non porta la firma dei Cobas ai quali la vittima apparteneva. L’accordo concretizza quello di massima che era stato già raggiunto il 22 giugno scorso in Prefettura a Novara, proprio poche ore dopo la tragedia di Adil. Viene innanzitutto prevista una maggiore integrazione dei lavoratori part time da 25 a 30 ore settimanali e maggiore chiarezza nella gestione delle ore straordinarie; era questo uno dei punti di attrito maggiori tra azienda e sindacati. Questi ultimi accusavano la controparte di pretendere eccessiva flessibilità e chiamate «last minute» negli orari di lavoro. Per gli stranieri azienda e sindacati hanno definito «momenti di approfondimento per la lettura del cedolino paga, modalità di gestione delle ferie improntate a maggiore equità». In particolare per gli stranieri è prevista la possibilità di cumulare quattro settimane di vacanze, per agevolare il rientro al Paese di origine e il ricongiungimento familiare. Tutte queste nuove condizione scatteranno a Biandrate a partire dal primo agosto. “Le organizzazioni sindacali – informa una nota di Cgil, Cisl e Uil – considerano i risultati raggiunti un primo importante passo frutto del confronto tra le parti. Tale confronto dovrà proseguire, sia a livello territoriale che nazionale, al fine di migliorare le condizioni dei lavoratori sui temi oggetto del verbale e su altri che ancora necessitano di confronto”. Non è stato toccato, invece, il nodo del ricorso agli appalti delle cooperative di manodopera, una delle questioni che aveva fatto scattare la protesta del 18 giugno scorso durante la quale aveva trovato la morte Adil Belakhdim.

LEGGI ANCHE: L’Italia (e non solo) vuole frenare sul Green Deal europeo