Partecipate, Governo: da primavera 518 nomine

European Central Bank (ECB) President Mario Draghi holds a news conference at the ECB headquarters in Frankfurt, Germany, March 7, 2018. REUTERS/Ralph Orlowski

Partecipate, Governo: da primavera 518 nomine

Roma – Comincia il tour de force di Mario Draghi per riempire le 518 caselle relative alle nomine delle società partecipate dallo Stato. Un dossier – scrive il Messaggero – che riguarderà anche 90 società controllate dal dicastero guidato da Daniele Franco, in cui vanno rinnovati 74 consigli d’amministrazione e 41 collegi sindacali in scadenza, per un totale di 518 incarichi, come calcola la quarta edizione dell’analisi del Centro Studi CoMar sul governo di tutte le partecipate dello Stato. Molte designazioni sono attese tra metà e fine aprile. Intanto le prime caselle verranno probabilmente riempite oggi: il Consiglio dei ministri dovrebbe confermare – come anticipato dal Messaggero – Marcello Minenna alla guida delle Dogane ed Ernesto Maria Ruffini all’Agenzia delle Entrate. Invece è in vista un avvicendamento alla direzione del Demanio: prenderà il posto di Antonio Agostini, Alessandra Dal Verme proveniente dalla struttura del Tesoro. Sono ricoperti da donne 162 degli incarichi scaduti nelle controllate del Mef (il 31,3%) con una percentuale più alta nei collegi sindacali (63 su 176 sindaci, il 35,8%) che nei board (99 su 342 consiglieri, il 28,9%), calcola il Centro Studi CoMar. Fra i dossier particolari Cassa depositi e prestiti, impegnata su più fronti delicati (da Autostrade alla Rete unica) e controllante di Eni e Poste. Da rinnovare anche il cda di Fs e quello della controllata Anas, entrambe cruciali con il Recovery Plan in chiave infrastrutture. Fra gli altri, vanno definiti cda e collegio sindacale di Sogei, che cura l’anagrafica tributaria per il Mef, e fra le quotate Leonardo deve rinnovare il collegio sindacale. In Parlamento c’è fermento anche per il nuovo cda della Rai. E va rinnovata anche la governance di Invitalia, dove siede l’ad Domenico Arcuri che con l’avvento di Draghi ha perso il ruolo di commissario per l’emergenza Covid.