Filcams, Fisascat, Uiltucs: lavoratori, Pasqua e Pasquetta a casa

Filcams, Fisascat, Uiltucs: lavoratori, Pasqua e Pasquetta a casa

Milano – Le lavoratrici e i lavoratori della Grande Distribuzione e del commercio sono ormai da oltre un anno in prima linea svolgendo la propria attività anche in condizioni di difficoltà e di rischio all’esposizione al virus Covid19, garantendo a tutte le cittadine e i cittadini l’approvvigionamento di generi alimentari e altri beni. Da anni ci battiamo contro la liberalizzazione indiscriminata degli orari e delle aperture commerciali imposta nel 2011 dal decreto “Salva Italia”. Questa deregolamentazione degli orari infatti non ha portato nessun beneficio al settore, né in termini economici, né occupazionali, ma ha drasticamente peggiorato le condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e lavoratori che lavorano nel commercio. È una legge sbagliata, che va cambiata, prevedendo una seria regolamentazione delle aperture degli esercizi commerciali che consenta ai lavoratori e le lavoratrici del commercio di poter condividere con i propri cari alcune giornate dell’anno. Siamo quindi convinti, in questo momento così difficile, che sia ancora più importante garantire alle lavoratrici e ai lavoratori della grande distribuzione, di poter trascorrere le festività di Pasqua e Pasquetta a casa godendo del meritato riposo. È un giusto ringraziamento per quello che hanno fatto e continueranno a fare per tutti noi e non è essenziale fare spesa o altri acquisti tutti i giorni e soprattutto durante le festività! Pertanto invitiamo le imprese a prevedere la chiusura di supermercati, ipermercati e negozi nelle festività di Pasqua e Pasquetta, ribadendo ancora una volta che né la legge, né il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro prevedono l’obbligo della prestazione lavorativa in occasione delle giornate festive. Inoltre, in considerazione del fatto che alcune imprese della Grande Distribuzione e del commercio hanno fatto sottoscrivere ai dipendenti nelle lettere di assunzione l’obbligo del lavoro festivo, invitiamo questi ultimi, in caso di pressioni o forzature da parte dell’azienda, a rivolgersi ai propri rappresentanti sindacali oppure alle sedi sindacali territoriali di Filcams, Fisascat, Uiltucs.