L’opinione. Ema: come seppellire i vaccini, o no?

L’opinione. Ema: come seppellire i vaccini, o no?

Milano – Abbiamo fatto carte false per portare, da Londra post Brexit, sotto la Madonnina, l’Ema, l’agenzia europea del farmaco. Poi, al sorteggio, Amsterdam ha vinto. Ora che il sovranismo di casa nostra, col governo Draghi, sembra archiviato (per ora), però, una domanda possiamo farcela: non è che l’Ema è rimasta un carrozzone europeo al servizio di qualche colosso farmaceutico? Certamente no. Ma qualcuno, a Bruxelles e dintorni, deve spiegare perché, ad esempio, per “autorizzare” il vaccino AstraZeneca c’è voluto quasi un mese. Mezzo mondo – dall’Asia all’Africa – poi sta utilizzando i vaccini russi e cinesi, mentre noi stiamo spaccando il capello in quattro e siamo a quota zero virgola. In settimana, mercoledì per l’esattezza, in Lombardia prenderà il via la campagna vaccinale rivolta agli ultra 80enni. Bene, ma per tornare alla normalità occorre cambiare marcia: vaccinare e vaccinare. E magari, dal governo dei “migliori” definire un protocollo che consenta alle imprese (vedi impianti invernali) di programmare, almeno una settimana prima, l’attività.