Roma – Le associazioni del commercio hanno inviato, questa mattina, un appello-denuncia al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro della Salute, Roberto Speranza, per esprimere “la forte preoccupazione di tutto il settore del commercio al dettaglio circa l’impatto del regime delle ‘zone rosse’, anche sulla scorta delle più recenti e stringenti disposizioni recate dal decreto legge del 5 gennaio, e circa il rischio di ulteriori provvedimenti restrittivi, che colpirebbero nuovamente e pesantemente un comparto già messo in ginocchio dalle chiusure forzate degli ultimi mesi”. E’ quanto si legge in una nota congiunta di Ancc-coop, Ancd-Conad, Cncc (Consiglio nazionale Centri commerciali), Confcommercio, Confimprese e Federdistribuzione. “Le chiusure nei mesi cruciali dello shopping natalizio di novembre e dicembre nelle ‘zone rosse’ e quelle dei negozi situati nei centri commerciali, parchi commerciali, factory outlet e assimilati in tutti i giorni festivi e pre-festivi di dicembre, su tutto il territorio nazionale, hanno comportato, complessivamente, perdite quantificabili in circa 15 miliardi di euro, considerando tutti i canali distributivi fisici del commercio al dettaglio”, sottolineano. “Il prolungamento di tali disposizioni anche nel mese di gennaio non permetterebbe agli operatori di beneficiare pienamente del periodo dei saldi invernali, con conseguente ulteriore aggravamento delle già precarie condizioni economiche di moltissimi operatori” sottolineano le associazioni del commercio.