Rilancio Lombardia: oltre 19.000 domande registrate, stanziati più di 40 mln di liquidità

Milano – Più di 19.100 le domande arrivate per la prima fase del bando da 167 milioni ‘ Rilancio Lombardia, destinato alle categorie produttive lombarde che stanno subendo di più gli effetti della crisi economica e che sono escluse dai ‘decreti ristori’. “Un aiuto a chi si trova in difficoltà a causa della pandemia, liquidità che viene immessa subito nel sistema” ricorda il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Si è chiusa la settimana in cui ogni giorno sono state aperte sul sito bandi.regione.lombardia.it apposite finestre dedicate a specifici codici Ateco. Una strategia che ha permesso di stanziare oltre 40 milioni di euro, senza intoppi di carattere informatico e con la ferma determinazione di evitare le criticità che i cosiddetti ‘clickday’ presentano. Infatti, i tempi medi di presentazione e presa in carico delle richieste non hanno superato i 5 minuti. “Abbiamo seguito – spiega il presidente Fontana – la duplice logica dell’integrazione e della complementarietà degli ultimi interventi emergenziali del Governo, con l’unico fine di non lasciare indietro nessuno”. “In base alla logica integrativa dei ristori statali – dice ancora Fontana – abbiamo previsto in questa settimana sostegno alle micro imprese – quelle fino a 10 dipendenti e 2 milioni di fatturato – e, dall’ 11 gennaio, liquidità e denaro fresco per i lavoratori autonomi con partita IVA di quelle filiere produttive, che risentono particolarmente degli effetti delle restrizioni causate dall’andamento della curva epidemiologica”. “Siamo soddisfatti e contenti perché con questa misura Regione Lombardia ha messo a disposizione una cifra considerevole” commenta l’assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Mattinzoli. “Non si risolvono tutti i problemi, ma sicuramente manifestiamo la forte vicinanza al mondo produttivo e invitiamo l’impresa a resistere. Insieme e uniti usciremo da questa crisi profonda” prosegue l’assessore regionale. “Fa anche piacere – sottolinea Mattinzoli – che il modello abbia funzionato: le sette finestre dedicate a varie categorie, l’accesso rapido attraverso la piattaforma on line, in sostanza una procedura semplice e snella”. “Ora la nostra intenzione è che la distribuzione delle risorse – conclude -avvenga con la stessa efficienza e continueremo a monitorare la situazione perché nessuno resti indietro”.