A rischio a Bergamo il Centro mondiale di ricerca del Gruppo Heidelberg

 

Bergamo – Questa mattina le segreterie regionali di Feneal Filca Fillea hanno chiesto un incontro urgente all’assessore alla Ricerca e Sviluppo della Regione Lombardia Fabrizio Sala per illustrare la situazione che si è venuta a creare presso il Centro Mondiale di Ricerca del Gruppo Heidelberg, al Kilometro Rosso di Bergamo. “E’ emerso nell’ultima assemblea con i lavoratori – si legge in una nota sindacale – che la direzione aziendale si sta attrezzando per riorganizzare la posizione occupazionale di un importante numero di impiegati addetti alla ricerca ed all’innovazione e sviluppo prodotto. Dalle voci che si sono susseguite nei giorni successivi, sembrerebbe essere confermata l’ennesima ristrutturazione interna che sposterebbe in Germania l’intero Centro di Ricerca, senza aver prima coinvolto le Parti sindacali a tutela delle ripercussioni sull’occupazione interessata. Nel respingere il comportamento poco trasparente dell’azienda (non all’altezza delle relazioni sindacali già in atto nel gruppo), il problema da discutere è il mantenimento del Centro di Ricerca in Italia. Infatti questa allocazione faceva parte dell’accordo trovato al Mise e al Ministero del lavoro, dietro espressa richiesta delle organizzazioni sindacali, nel 2016, quando Italcementi fu venduta dalla famiglia Pesenti alla multinazionale Heidelberg. Rimettere in discussione quell’equilibrio vuol dire impoverire ulteriormente in termini di ricerca e sviluppo il paese Italia e non solo del gruppo Italcementi spa. Vuol dire che il gruppo dirigente italiano non è stato in grado di difendere la peculiarità e la preparazione professionale dei lavoratori italiani. La detenzione della conoscenza, dei brevetti e il loro sviluppo non può essere solo un problema sindacale ma è un problema sociale, politico e istituzionale di un paese. Per questo chiediamo a Regione Lombardia di dare seguito al lavoro svolto nel 2016 con la predisposizione del “Dossier Cemento” per attuare tutte le pressioni istituzionali contro lo svuotamento di competenza in atto nel gruppo Italcementi spa.”, conclude la nota.