Federalberghi: decreto Agosto insufficiente

Roma – “Apprezziamo l’abbattimento della seconda rata Imu, ma chiediamo che venga riconosciuto anche per gli immobili in cui il proprietario e il gestore non coincidono. La soluzione adottata è paradossale, perché penalizza le imprese che hanno collocato l’immobile e l’azienda in due società diverse, attenendosi ad una comune modalità di corretta gestione”. Lo spiega il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, dopo il varo del Decreto Agosto. “Occorre intervenire – continua – anche sul fronte delle imprese in affitto, che più delle altre soffrono il peso della crisi. Il prolungamento di un mese del credito d’imposta sui canoni non è assolutamente sufficiente, così come è irragionevole il dimezzamento della misura (30% anziché 60%) per i casi in cui il contratto prevede l’affitto dell’intera azienda e non delle sole mura”. “Non nascondiamo – dice ancora il presidente degli albergatori – la delusione per la mancata estensione dell’ecobonus al 110% alle imprese alberghiere, anche se va detto che le risorse stanziate per la riqualificazione (180 milioni di euro nel 2020 e 180 milioni di euro nel 2021) sono cospicue e speriamo concorrano a rendere meno selettiva la fase del click-day, che negli anni scorsi ha lasciato a bocca asciutta il 43% delle imprese che hanno presentato la richiesta”. “Necessario, inoltre, un intervento per i ristoranti degli alberghi, che vengono ingiustamente esclusi dal sostegno destinato all’acquisto di prodotti agroalimentari made in Italy e continuano ad essere inspiegabilmente ignorati dalla norma che favorisce l’installazione dei tavoli all’aperto, per far fronte alle esigenze di distanziamento”, aggiunge. “Nell’auspicare che le intese tecniche da definire nelle prossime ore consentano di apportare alcuni primi miglioramenti al decreto”, Federalberghi preannuncia “la presentazione di un pacchetto di emendamenti volti al miglioramento delle varie misure”.