Tassinari (UNCAI): “In agricoltura incentivare i servizi agromeccanici professionali con un Albo nazionale di categoria”

Roma – Incentivare la rottamazione dei trattori con un bonus servizi agromeccanici oppure con uno sgravio fiscale sugli stessi per i coltivatori diretti e istituire un Albo nazionale degli agromeccanici: sono queste le richieste avanzate dall’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali – UNCAI al Presidente della Commissione agricoltura della Camera Filippo Gallinella. “L’Albo nazionale degli agromeccanici – sottolinea il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari – sarebbe un indirizzo di buon senso se si intendesse portare chiarezza, responsabilità e professionalità in agricoltura, puntando nello stesso tempo a una semplificazione e accelerazione dei processi amministrativi e aziendali”. L’albo permetterebbe, infatti, di mantenere la distinzione tra agromeccanici e agricoltori, così come tra operatori e attività agromeccanici da una parte e attività agricole e operai agricoli dall’altra. “Si chiede, quindi, di ribadire e rinforzare su piano nazionale le specificità del lavoro agromeccanico, dotandolo di un albo analogo a quelli dei manutentori del verde e delle imprese boschive. Le aziende agricole potrebbero non impegnarsi più nell’acquisto di mezzi agricoli che ammortizzerebbero in 25 anni, ma chiedono di potersi fidare di chi svolgerebbe le operazioni di semina, i trattamenti e la raccolta sui propri terreni, e l’Albo degli agromeccanici, con precise regole di ingaggio, assolverebbe proprio a questo compito, ponendo anche le basi a una fiducia nel digitale oggi in gran parte assente nel settore”. Non è possibile semplificare e accelerare i processi amministrativi se si tralasciano il ruolo strategico dei contoterzisti e la loro multifunzionalità che li fa spaziare dal settore agricolo a quello industriale, portando sul cantiere professionalità ed efficienza. “Per questo occorre anche prendere in esame l’impianto normativo dove sono citate genericamente le attività agricole, affinché si giunga a regole chiare ed eque per chiunque operi in ambito agricolo, senza sovrapposizioni o confusione di ruoli tra agricoltori che lavorano i propri terreni e chi svolge servizi agromeccanici specializzati conto terzi. La fiducia si costruisce con i lavori qualificati”.