Sala: 6mila biciclette al giorno in corso Buenos Aires

Milano – In Italia “c’è un problema di infrastrutture. Ieri ho molto apprezzato il discorso che ha fatto Conte, ma le infrastrutture le ho viste molto più a sud. Non voglio fare la difesa d’ufficio del mio territorio, ma ad esempio che Milano e Genova non siano collegate in alta velocità è un errore nell’interesse di tutti. Dalle infrastrutture bisogna partire: ci sono i sistemi di mobilità, le reti, la difesa da punto di vista geologico del Paese, c’è moltissimo da fare”. Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, affrontando molti temi d’attualità. “Per fare le cose difficili ci vogliono tempi lunghi e visione di lungo termine. La storia del nostro Paese ci dice che i governi durano in media un anno e un mese, allora non è semplicissimo pensare a lungo termine, ma è quello che manca al Paese. Al paese mancano due cose, una visione di lungo termine e grandi progetti di investimento e poi non c’è mai stata una stagione delle riforme: dire che vogliamo sburocratizzare va bene ma poi bisogna farlo e saperlo fare”. “La pandemia – ha proseguito – ha mostrato come i ruoli dell’amministrazione pubblica a livello locale sono complessi. In questo nuovo mondo con 8000 comuni, 100 province, 14 città metropolitane e 20 regioni non si va da nessuna parte”. “Credo che in questo momento non ci siano alternative” al premier Giuseppe Conte “ e che onestamente Conte abbia fatto il suo, do un giudizio positivo. Ho sottolineato la necessità di avere un governo fatto da persone di altissima esperienza. Ieri conte ha detto che la sua squadra è questa qui e io mi taccio”. A questo governo “non ci sono alternative, con l’attuale legge elettorale e l’attuale Parlamento. Tutti fanno i fenomeni giudicando quest’alleanza e il rapporto con l’M5s, ma qualcuno riesce a spiegarmi come può nascere un governo senza Cinque stelle? Con i numeri alla mano, non nella fantasia o nei sondaggi. Numeri alla mano senza 5Stelle non si governa”. “Io – ha aggiunto – mi sento più rinfrancato nel vedere all’opera in questo momento così difficile e di grandi tensioni, un governo con Pd e M5s più che un governo Lega e M5s. Questo governo avrà il compito più difficile dal dopoguerra, non solo per le difficoltà economiche e sociali, ma perché è come se tutti i nodi venissero al pettine. L’analisi deve essere se in ogni singolo ministero ci siano persone che per storia, curriculum ed esperienza siano le persone giuste per farlo, e non sto difendo le ragioni dei tecnici. Io avevo dubbi e un po’ ancora li ho, ma quando Conte, che è l’allenatore e li vede, dice che non serve nessun rimpasto, io smetto di rompere le scatole”. “La disoccupazione a Milano sta crescendo veramente moltissimo. Sono preoccupato e ci stiamo lavorando, ma per ritornare alla Milano di qualche mese fa ci vorranno due o tre anni”.  “La speranza è che almeno si utilizzi questa esperienza per fare politiche diverse – ha aggiunto Sala-. Io non voglio solo subire questa situazione ma sto cercando dal  punto di vista ambientale e della mobilità di cambiare alcune cose, qualcuno sorride e critica le piste ciclabili ma su quella che abbiamo appena realizzato di corso Venezia e corso Buenos Aires passano seimila biciclette ogni giorno”. “Sono stati mesi terribili ma Milano ha retto. Questo non vuole apparire irrispettoso verso chi ha sofferto e verso i lutti che ci sono stati. Se Milano fosse crollata sarebbe stato un problema enorme per tutta la Lombardia e per tutto il Paese. L’ho detto molte volte che all’inizio non avevo capito la gravità della questione, dopo ho messo attenzione, presenza e impegno tutti i giorni. Chi decide a volte sbaglia e altre volte, speriamo la maggior parte, la fa giusta. Non ho certo da rimproverarmi sull’impegno, ho dato tutto quello che si poteva”. “Non ce l’avevo assolutamente con i sardi ma con la politica sarda. Sono stato estremamente sgradevole e un po’ rude, come è un po’ nel mio carattere, ma sollevavo un problema che poi è venuto a sintesi. Era veramente sbagliato parlare di patenti immunitarie e di test, tanto è vero che poi non è stato fatto. Spero di tornare presto in Sardegna. Quando facevo una vita normale e avevo tempo libero, avevo una piccola barca a vela e l’ho tenuta quasi sempre in Sardegna, tra la Maddalena e Cagliari. Figuratevi se non amo la Sardegna”.  Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24, il sindaco di Milano Giuseppe Sala parlando della recente polemica con il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas.