PoliMI, coronavirus spinge a digitalizzazione dell’agroalimentare

Milano – In questo periodo di emergenza sanitaria il digitale rappresenta un aiuto per il settore agroalimentare, soprattutto per quel che riguarda garantire sicurezza ed efficienza a tutti i livelli della filiera. E’ quanto emerge da un ricerca dell’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management del Politecnico di Milano e del Laboratorio Rise (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Universita’ degli Studi di Brescia. Si rivela vantaggioso, in ottica di prevenzione del contagio, il monitoraggio da remoto delle coltivazioni attraverso droni e sensori IoT in campo, che permette di avere informazioni in tempo reale e riduce la necessita’ di recarsi fisicamente sul posto. Un altro esempio sono i robot in stalla per la mungitura, che consentono di proseguire le attivita’ anche in questo momento e possono essere utilizzati assieme ai droni per ridurre gli attacchi e i danni da parte degli animali selvatici. Anche nel contenimento degli sprechi alimentari il digitale consente di avere più controllo sulle giacenze per riadattare le forniture ed evitare gli sprechi, raccogliere dati lungo tutte le fasi della filiera e condividere informazioni per rispondere alla richiesta da parte di consumatori e distributori di maggiori garanzie sul prodotto. Infine, se da un lato assume sempre piu’ rilievo l’eCommerce food, dall’altro si assiste a una riscoperta dei negozi di prossimita’ che si stanno sempre piu’ attrezzando digitalmente per rispondere alle esigenze dei clienti in questo momento particolare.