Pensioni: Cgil, idea Puglisi non prende in considerazione donne

Roma – La proposta della sottosegretaria al Lavoro Francesca Puglisi sulla riforma del sistema previdenziale “non e’ condivisibile” secondo Roberto Ghiselli, segretario confederale della Cgil. Per il sindacalista la soglia di 35 anni di contributi “escluderebbe le categorie piu’ deboli, soprattutto le donne che in media hanno un’anzianita’ contributiva di 25 anni”. Le donne, i giovani, i lavoratori discontinui, sottolinea Ghiselli, rimarrebbero intrappolati nelle gabbie della legge Fornero, costretti ad andare in pensione a 70 anni. Non convince la Cgil neppure come e’ formulata l’idea di assegnare alle donne un anno extra di contributi per ogni figlio. La posizione che i sindacati ribadiranno lunedi’ all’incontro al ministero del Lavoro e’ di garantire piu’ flessibilita’ in uscita: i lavoratori, da una certa eta’ in poi (62 anni è l’età proposta dai sindacati) devono essere liberi di scegliere, sapendo che se si va in pensione piu’ tardi, aumenta l’accumulo del montante e il coefficiente di trasformazione.