Milano, con “Manifatture Aperte” due giorni per scoprire i luoghi in cui si fabbricano le cose

 

Milano – Alla riscoperta dei luoghi del fare e dell’artigianato tra tradizione e tecnologia 4.0. Dall’antica bottega orafa alla moderna sartoria che realizza capi personalizzati, passando per la storica azienda di argenteria sino ai laboratori di fabbricazione digitale. Accanto a pinze e bulloni, forni, torni e scalpelli ci saranno anche le più sofisticate strumentazioni tecnologiche: stampanti 3D, frese cnc, plotter, tagliatrici laser e molto altro. Venerdì 29 e sabato 30 novembre torna “Manifatture Aperte”, l’appuntamento che permette di scoprire oltre cento luoghi del fare dove innovazione e sapienza artigiana s’incontrano nel segno della produzione di alta qualità. Ad illustrare, questa mattina a Palazzo Marino, i contenuti della seconda edizione di “Manifatture Aperte” l’assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive, Commercio, Moda e Design Cristina Tajani con il presidente dell’Advisory Board Manifattura Milano, Stefano Micelli. “Le oltre cento realtà che quest’anno aderiscono a Manifatture Aperte, erano 70 nel 2018, confermano la volontà degli operatori di aprirsi alla città e alla sua voglia di riscoprire e riappropriarsi di un mondo fatto di grande tradizione e capacità artigiana ma soprattutto di costante ricerca e innovazione – commenta l’assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive, Commercio, Moda e Design Cristina Tajani-. Un tesoro di conoscenza che, nel corso della sua prima edizione, ha fatto registrare oltre cinque mila visitatori costituiti prevalentemente da giovani che proprio nel ‘fare’ possono trovare nuove possibilità di occupazione e di espressione della propria creatività in idee, progetti e oggetti. L’appuntamento con Manifatture Aperte è per l’Amministrazione un tassello importante per incentivare il ritorno della manifattura leggera in città con l’obiettivo di rigenerare aree dismesse e creare buona occupazione”. “Milano custodisce da sempre attività manifatturiere di grande valore – aggiunge Stefano Micelli, presidente dell’Advisory Board Manifattura Milano -. Oltre alla grande tradizione di alto artigianato che da sempre contraddistingue la città, sono cresciuti in questi anni tanti progetti che hanno riproposto e rilanciato il saper fare della città grazie al design e alle nuove tecnologie. Tutte queste esperienze contribuiscono a consolidare il tessuto economico e sociale della città mettendo in relazione generazioni e sensibilità diverse”. A dare il via a Manifatture Aperte 2019, giovedì 28 novembre, sarà una serata inaugurale all’interno dell’hub creativo BASE Milano, che quest’anno sarà l’headquarter della manifestazione. Ricco il programma di questa seconda edizione, curata da Nema – Rete Nuove Manifatture, con l’obiettivo di valorizzare le piccole e medie imprese che, nell’area metropolitana, realizzano in modo innovativo prodotti artigianali e digitali di qualità. “NeMa, Rete Nuove Manifatture, nasce dalla volontà e dall’impegno di aggregare competenze, risorse e conoscenze nell’ambito della nuova manifattura urbana, caratterizzata da Cultura, Tecnologia ed Impresa – spiega Marco Noseda, Chief Strategy Officer Cariplo Factory -. Questi tre elementi sono i catalizzatori dei processi d’innovazione che favoriscono competitività in chiave inclusiva e generativa. Durante Manifatture Aperte i cittadini avranno l’occasione di sperimentarlo grazie a un ampio programma di attività e incontri”. Visite guidate, laboratori e incontri condurranno alla scoperta degli spazi della manifattura, dell’artigianato e della fabbricazione digitale, dove tradizione e innovazione s’incontrano per creare prodotti esclusivi, apprezzati in tutto il mondo.  I visitatori, infatti, avranno la possibilità di incontrare i protagonisti delle Manifatture per porre domande e scoprire nel dettaglio il percorso produttivo di ciascuna lavorazione. Il settore della manifattura e dell’artigianato sono un’importante leva per lo sviluppo economico di Milano che va sostenuto con forza perché, proprio qui, possono nascere nuovi posti di lavoro in contesti di alta professionalità.