Atm: scontro Regione comune di Milano

Milano – Dopo lo scontro sul prezzo del ticket Atm è di nuovo guerra tra Regione e comune di Milano. Dopo l’emendamento approvato in commissione al Pirellone infatti, l’assessore ai Trasporti del comune di Milano Marco Granelli ha postato su Facebook questa dichiarazione: “Ormai è chiarissimo: la Lega della Regione vuole mettere le mani su Milano e sul trasporto pubblico. Vuole lanciare un’Opa su Atm proprio quando si sta aprendo la gara. E lo fa male generando un garbuglio. Poco fa ha fatto approvare in Commissione Trasporti un emendamento che cambia le quote di partecipazione degli Enti nelle Agenzie decise con una legge regionale, attraverso la legge sulla semplificazione amministrativa che non c’entra nulla. Questo significa piegare le istituzioni a proprio uso e consumo, per i propri interessi di partito. E lo fa usurpando le titolarità, le competenze e le regole che aveva già definito. Il trasporto pubblico di Milano cresce, i cittadini lo scelgono ogni giorno (+4% anche in questi mesi), è sempre più efficiente e riconosciuto anche nelle classifiche internazionali. E allora la Lega, che probabilmente è invidiosa per quello che non riesce a fare in Regione, con un bliz, cambia le norme sulle Agenzie di Bacino del Tpl per accaparrarsi la maggioranza e dimezzare il ruolo di Milano e della Città Metropolitana. La stessa Lega che a Roma chiede autonomia per valorizzare i territori qui, a casa sua, diventa centralista e totalitaria. Le Agenzie del trasporto pubblico locale sono enti creati dalla Regione e costituiti da Comuni capoluogo, Città metropolitana e Province, ovvero gli enti titolari per legge del trasporto pubblico. Le Agenzie hanno approvato i piani di bacino per i prossimi 10 anni e hanno approvato la riforma del sistema tariffario, adesso è il momento delle gare per affidare il trasporto pubblico. Ed ecco che la Lega decide di cambiare le quote dei Soci, inserendo enti e rappresentanze che per legge non hanno competenze di gestione del Tpl a livello interurbano, azzerando e rinominando i Consigli di Amministrazione, proprio quelli che dovranno fare le gare. Forse cercano posti? Forse vogliono mettere le mani sulle gare? Non lo permetteremo”, conclude Granelli.