Taxi: il comune formalizza la proposta, categoria insoddisfatta

Milano – È stata presentata oggi ai rappresentanti dei tassisti la proposta del Comune per la riforma del servizio di auto pubbliche, che prevede il potenziamento del servizio a fronte di un aumento di richiesta da parte degli utenti. Le sigle sindacali dei taxisti però hanno già respinto la proposta del comune. “L’iter applicativo – spiega una nota di palazzo Marino – sarà avviato nei prossimi giorni. “Abbiamo analizzato lo stato di fatto – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità del Comune – e tutti gli indicatori ci dicono che negli ultimi anni il bisogno di taxi è aumentato moltissimo. Le nostre proposte, che da oggi prendono l’avvio, vanno in questo senso, per colmare lo sbilanciamento tra domanda e offerta proponendo un servizio sempre più efficiente e sostenibile senza però penalizzare gli operatori”. Tra gli indicatori presi in esame l’aumento della popolazione residente, la presenza di turisti, i provvedimenti sulla mobilità come Area C che diminuiscono il numero di veicoli privati circolanti in città, l’aumento del numero di utenti del trasporto pubblico, l’Irpef pro capite. Dati che si incrociano con un’indagine svolta con Amat, l’Agenzia per la mobilità e l’ambiente, che tiene conto anche delle rilevazioni dei centralini taxi e dalla quale emerge una domanda media giornaliera attraverso i radiotaxi di 33.400 chiamate, 4.600 delle quali – pari al 14% – inevase. Dall’analisi emergono inoltre fasce orarie in cui la percentuale di mancanza di servizio aumenta: nei giorni feriali tra le 8 e le 10.00 (con il 15% di chiamate inevase), tra le 19 e le 21 (27%), il sabato e domenica tra le 19 e le 21.00 (31%) e tra mezzanotte e le 5 (42% delle chiamate inevase). Un sottodimensionamento di offerta che è causa di disagi alla città e favorisce l’abusivismo. Per questo, anche a seguito dei diversi incontri con i rappresentanti dei tassisti, il Comune ha elaborato una proposta in sei punti. Si parte con l’avvio in modo stabile di un confronto, approfondimento e monitoraggio sul servizio taxi, in aggiunta alla Conferenza regionale. Il tavolo, composto da Comune e da rappresentanti delle organizzazioni sindacali, potrebbe essere strutturato in modo tematico, in particolare sulla viabilità. Si propone poi la revisione dei turni, la gestione dei cambi e la promozione dei turni di notte, durante i quali si è registrata una maggiore carenza. Il Comune chiederà alla Regione la verifica sul nuovo sistema di turnazione già applicato con l’obiettivo di arrivare eventualmente a ridurre il numero dei taxi in turno per incentivare una maggiore flessibilità del servizio. Inoltre, raccogliendo una richiesta dei tassisti che denunciano alcuni comportamenti sgradevoli durante i turni di notte da parte degli utenti, di addebitare agli autori i costi di ripristino alle condizioni di pulizia del veicolo sporcato. L’Amministrazione propone poi di aumentare la possibilità per i tassisti di ricorrere alle collaborazioni familiari fino a 16 ore, così a parità di licenze sarà possibile avere più ore di servizio e maggiore occupazione. Inoltre si prevede l’attivazione di 80 nuove doppie guide, la possibilità per i titolari di una licenza di associarvi un altro tassista, senza oneri, per un totale di 16 ore di servizio per licenza rispetto alle 12 ore del turno unico. Oggi sono attive 240 doppie guide e 320 collaborazioni familiari. Questo da una parte consente di valorizzare le imprese familiari e favorire nuovi posti di lavoro, dall’altra di potenziare il servizio pubblico. Altra innovazione riguarda l’introduzione del taxi sharing. Una prima sperimentazione di taxi condiviso è quella in atto nella tratta Milano- Malpensa dopo la chiusura di Linate. In accordo con Sea sono state istituite due fermate urbane, in via Sammartini (stazione Centrale) e in via (Milano Congressi), dove più persone possono condividere lo stesso veicolo e dividerne le spese. Per istituire il servizio di taxi sharing il Comune avvierà l’iter necessario introdurre delle modifiche all’attuale Regolamento regionale.Per migliorare in modo definitivo il servizio è però necessario ampliare il contingente attualmente in servizio sul bacino di Milano di 450 nuove licenze, 280 delle quali con veicolo elettrico e vincolate per i primi 5 anni in turni compresi tra le ore 18 e le ore 5.00 e con turni per almeno il 25% nelle giornate di sabato e domenica; 170 licenze con veicolo abilitato al trasporto di persone disabili alimentato a benzina euro 6 o in alternativa Gpl, metano, ibrido elettrico o elettrico. L’ultima proposta riguarda la pubblicazione di un bando di 400mila euro rivolto ai titolari di licenze taxi e Ncc per favorire ricambio di veicoli più inquinati verso veicoli più sostenibili. A fronte della diffusione di veicoli elettrici il Comune implementerà l’infrastrutturazione della rete di ricarica su suolo pubblico”, conclude la nota del comune.