TaxiBlu: Uber vuole collaborare con i Taxi? No grazie

Milano – “Nei mesi scorsi e ancora oggi attraverso un’intervista sulla carta stampata alla sua manager per l’Europa – commenta Emilio Boccalini presidente di Taxiblu 02.4040 e appTaxi- Uber ribadisce la sua intenzione di voler collaborare con i tassisti italiani affinché utilizzino la loro piattaforma per lavorare. Fermo restando che almeno per quanto ci riguarda non temiamo la concorrenza, se leale e rispettosa delle norme, tengo ancora oggi a ricordare che se oggi molti tassisti non si” fidano” di loro è perché Uber anni addietro ha cercato di sparigliare il mercato, in barba a leggi e norme, come certificano le diverse sentenze di questi anni al riguardo. Mettendo a rischio il lavoro di tanti operatori.  Oltre a questo sorgono tante domande, ieri come oggi, circa una proposta del genere che anche senza pregiudizio non scioglie i tanti dubbi: dove avrebbe sede la loro società? Dove pagherebbero le tasse e da dove partirebbero le fatture? Come verrebbero pagati i tassisti? Sono domande che noi tassisti ci siamo sempre posti e stando a quanto avveniva in passato non ha senso a mio avviso alimentare in questo modo solo gli interessi delle multinazionali che portano capitali all’ estero, quando in Italia e non parlo solo della “nostra” appTaxi ma anche dei nostri concorrenti, ci sono realtà che operano con chiarezza e nel rispetto della normativa e dei diritti della categoria utilizzando tecnologie che nulla hanno da invidiare alle grosse multinazionali. Quindi per ora, per quanto ci riguarda, su questa proposta continua a essere un: No, grazie”.