Turismo: stagione 2019, in vista una flessione

Milano – Stagione difficile per il turismo italiano. Infatti il rilancio di paesi come Egitto, Turchia, Grecia, Spagna, usciti dal cono d’ombra del rischio terrorismo si sta facendo sentire sul mercato italiano. Ma anche la crisi morde e le famiglie tagliano i budget. Per la prima volta negli ultimi cinque anni, la durata media della vacanza principali (quelle estive) scende sotto i 10 giorni, e più precisamente a 9,2 giorni, contro i 10,3 dello scorso anno. Il 67,8% degli italiani che intendono quest’estate fare una vacanza in una località balneare è disposto a cambiare scelta all’ultimo minuto se ha la certezza di trovare un’opzione “light & hight”. Mentre gli operatori hanno aumentato i prezzi e diminuito gli investimenti, come sottolinea l’indagine previsionale effettuata da Jfc con un campione di circa 7mila operatori, pubblicata da Il Sole 24 Ore. La vacanza principale si conferma in una località balneare, assestandosi al 53,7% del totale (-6 punti percentuali rispetto all’estate 2018). Quest’anno quasi quattro operatori su dieci hanno aumentato i prezzi. Gli alberghi delle località balneari (Centro-Nord) hanno apportato un aumento di prezzo dei listini pari al +2,2%; gli alberghi del Sud hanno rincarato del +4,1%; le strutture plein air (villaggi turistici, campeggi ed aree di sosta) delle località balneari hanno aumentato i prezzi del +4,3%; le altre strutture ricettive extra-alberghiere (RTA, B&B, agriturismi, case e appartamenti per vacanze, ostelli per la gioventù) hanno apportato un aumento dei prezzi pari al +5,5%; i servizi di spiaggia subiranno un aumento complessivo che si attesta al +2,1%; la ristorazione aumenta di una quota pari al +1,5%; i costi del viaggio rispetto allo scorso anno crescono del 3,3%; le spese per lo svago (visite, escursioni, divertimento su base nazionale) segnano un incremento pari al +1,9%. La spesa media è stata quantificata in 616 euro a persona per una settimana di vacanza al mare in Italia (contro i 620 euro dello scorso anno); spesa che diventa pari ad euro 1.490 per nucleo familiare composto da genitori e un figlio di età inferiore agli 8 anni; 242 euro, invece, la spesa media a persona per trascorrere un fine settimana al mare; spesa che diventa pari ad euro 566 per nucleo familiare composto dai genitori e da un figlio di età inferiore agli 8 anni. per il comparto mare Italia si prevede un decremento complessivo delle presenze del 4,1% e degli arrivi dell’1,6%. Anche il dato relativo al fatturato del comparto balneare italiano si allinea a queste previsioni, con una flessione di 3,3 punti percentuali. La destinazione più accogliente ed ospitale resta Rimini.