Lavori 4.0, 18 mila al mese

Lavori 4.0, 18 mila al mese (1)

Milano – Tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale e quelli in campo informatico, ingegneristico e della produzione: sono i profili 4.0 più richiesti dalle imprese di Milano, Monza Brianza e Lodi a maggio 2019, rispettivamente con oltre 3 mila e 2 mila entrate previste. Sono di difficile reperimento soprattutto gli specialisti di scienze informatiche, fisiche e chimiche a Milano (il 62,4% del totale), i progettisti e ingegneri a Monza Brianza (il 72,7%) e i conduttori di mezzi di trasporto nell’industria a Lodi (il 58,5%). I giovani fino a 29 anni sono più richiesti come operai dell’industria del legno e della carta a Milano (59%), come tecnici amministrativi, finanziari e della gestione della produzione a Monza Brianza (48,1%) e come operai e conduttori di impianti nell’industria alimentare a Lodi (40,9%). In generale, i lavori 4.0 rappresentano circa 18 mila nuove posizioni lavorative al mese sul territorio, tra dipendenti e collaboratori. Il 44% di tutti i lavori dei territori (40.800). In una economia sempre più smart, sulla base delle professioni collegate al trattamento e all’analisi dell’informazioni, ai nuovi media e ai big data, alla produzione, all’automazione e alla logistica, le richieste di nuovi lavoratori sono in prevalenza concentrate a Milano, 15 mila su un totale di 34.500 mila posti previsti dalle imprese nel mese di maggio, pari al 43,7% del totale. A Monza Brianza sono oltre 2 mila su 5 mila (il 43,2%), a Lodi 540 su 1.210 (il 44,6%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Sistema Informativo Excelsior realizzato da Unioncamere in collaborazione con ANPAL sulle previsioni relative al mese di maggio 2019. L’impresa del futuro: intelligenza artificiale e nuove tecnologie per competere. Seminario lunedì 17 giugno in Camera di commercio, a Milano, Palazzo Giureconsulti, piazza Mercanti 2 (MM Duomo) ore 10. È il primo dei 4 incontri del ciclo “Conversazioni 4.0”, dedicati alla trasformazione digitale: approfondimenti, opportunità e strumenti a disposizione delle piccole e medie imprese per la crescita 4.0.

Lavori 4.0, 18 mila al mese (2)

Milano – Professioni dell’informatica e dell’elettronica: 30.710 entrate previste in Lombardia nel 2018 di cui 20.630 come dipendenti. In Italia sono invece 109.760 ingressi di cui 74.270 come dipendenti. La Lombardia rappresenta quindi oltre un quarto del totale italiano (28%). Preferiti i giovani in oltre un caso su tre. Dai tecnici esperti in applicazioni (quasi 10 ingressi su 20 mila italiani, di cui 6 mila come dipendenti) agli analisti e progettisti di software ai tecnici programmatori (oltre 7 mila) ma ci sono anche oltre 2 mila tecnici elettronici e mille ingegneri elettronici e in telecomunicazioni. I più difficili da trovare? I tecnici programmatori (64%) e gli analisti e progettisti di software (62%). Più richiesti i giovani tra i programmatori (54%) e tecnici web (45%) dove sono anche preferite le donne (31,3%). Sono oltre 15 mila le entrate previste dalle imprese nel mese di maggio, il 43,7% del totale (34.500 ingressi). Si tratta soprattutto di tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale (2.780 di cui il 18,9% è rappresentato da giovani e il 34,2% è di difficile reperimento) e di tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (1.770, con il 30,7% di giovani e il 53,2% difficile da reperire). Superano le mille richieste anche gli Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici (1.560), i tecnici amministrativi, finanziari e della gestione della produzione (1.540), i conduttori di macchinari mobili (1.470) e di mezzi di trasporto (1.450) e gli operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori (1.020). Sono di difficile reperimento soprattutto gli specialisti di scienze informatiche, fisiche e chimiche a Milano (il 62,4% del totale) e gli operai specializzati per le industrie tessili (55%). I giovani sono preferiti come operai dell’industria del legno e della carta (59%) e metalmeccanici (42%). Su 2.200 entrate previste (il 43,2% del totale) i più richiesti sono i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (380) e quelli delle vendite, marketing e distribuzione commerciale (260) insieme agli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (260) e a quelli specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici (250). I progettisti e ingegneri sono la categoria di più difficile reperimento (72,7%), seguiti dagli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (59,8%). I giovani sono più richiesti come tecnici amministrativi, finanziari e della gestione della produzione (48,1%) e come specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche.