Taxi, legge era indispensabile. Proroghe e multinazionali stavano “dilaniando” il settore.

Milano – “Si parla tanto in queste ore della Legge di settore – commenta Emilio Boccalini presidente di Taxiblu 02.4040 (il più grande Radiotaxi di Milano) e appTaxi- e credo sia doveroso ricordare a quanti non siano sempre stati attenti o interessati agli scenari del trasporto pubblico non di linea, quanto in realtà quella attuale fosse una Legge più che necessaria e da troppo tempo procrastinata. Migliorabile? Probabilmente sì. Ma si smetta di dire che si è fatto un favore ai Taxi e uno sgambetto a qualcun altro. La verità dei fatti ci racconta di decenni di totale abbandono delle istituzioni su questo settore. Un settore che nelle zone grigie delle vecchie norme ha visto annidarsi sin dai tempi più lontani gli abusivi, sino ad arrivare all’ “assalto selvaggio” di alcune multinazionali, nelle quali in tanti hanno visto una svolta liberale, capace di far lavorare chiunque in questo settore, spesso senza titoli e in alcuni casi senza pagare la Tasse in questo Paese. E questa è una cosa che nessun lavoratore onesto può accettare, tassista o NCC che sia. Dividere il settore in fazioni è sbagliato, distinguere chi lavora seguendo o non seguendo le norme è altra cosa. Nel recente passato i troppi anni passati a prorogare norme e a rimandare la Legge stavano portando a “dilaniare” il settore, rovinando famiglie intere e gli investimenti di una vita in formazione, mezzi e licenze per lavorare regolarmente. E non gioiamo certo nel pensare che vi siano persone che avevano creduto in una strada “diversa” per accedere al settore e che rimarranno a casa, ma la realtà dei fatti non solo in Italia ma nella maggior parte dei paesi dove questo fenomeno è presente sta dimostrando quanto purtroppo si sbagliassero e fossero in errore. E in questo il ritardo nell’ intervenire delle istituzioni ha pesato senza ombra di dubbio”.