Infineon Technologies e Politecnico di Milano insieme in un Joint Research Center

Milano – L’accordo di collaborazione siglato oggi tra Infineon Technologies, leader mondiale nel settore dei semiconduttori, e il Politecnico di Milano avrà una durata di cinque anni e rappresenta un importante miglioramento di un rapporto già avviato nel 2015. La firma del contratto porta alla nascita di un Centro comune di ricerca che fornirà investimenti in personale di ricerca e la creazione di un laboratorio all’avanguardia. Ciò consentirà al Politecnico di consolidare linee di ricerca sulla progettazione di circuiti a segnale misto e a radiofrequenza, affrontando le sfide della progettazione su scala nanometrica applicando processi tecnologici di nuova generazione. Entrambe le parti si concentreranno sullo sviluppo di know-how e di soluzioni innovative nella progettazione di circuiti analogici ad alte prestazioni, a segnale misto e circuiti integrati nella frequenza delle onde millimetriche, con l’intento di superare i limiti attuali. Questo a sua volta aiuterà Infineon a portare sul mercato innovazioni e nuovi prodotti. Le applicazioni spazieranno dalla mobilità alle comunicazioni, migliorando l’efficienza energetica, i costi e le prestazioni. In particolare, il nuovo laboratorio di ricerca che sarà allestito al Politecnico avrà attrezzature avanzate per la caratterizzazione sperimentale di circuiti e sistemi innovativi sviluppati dagli studenti: avranno l’opportunità di lavorare direttamente su circuiti integrati complessi su scala nanometrica.  Gli ambiti d’applicazione degli studi congiunti sono numerosi e strategici. Ad esempio, la guida autonoma richiede circuiti integrati ad alte prestazioni per affrontare la crescente complessità nel rilevamento dell’ambiente che circonda il veicolo e l’elaborazione delle informazioni a bordo. Affinché un’auto possa guidare in completa autonomia in qualsiasi luogo o ambiente (il cosiddetto “Livello 5”), è necessario che sia equipaggiata con numerosi sensori basati su tecnologie radar, lidar e telecamere combinate con sistemi di elaborazione e comunicazione, sicuri da un punto di vista funzionale. Questa sarà una delle principali aree di ricerca del nuovo laboratorio. Un’altra area di interesse sarà il 5G, che sarà in grado di fornire Internet in tempo reale, un prerequisito per la guida autonoma o l’industria 4.0. I chip progettati come parte di questa collaborazione saranno prodotti usando tecniche di produzione altamente sofisticate, su strati di silicio, e utilizzeranno dispositivi elementari di dimensioni nanometriche. Perché usare dispositivi così piccoli? Il costo dei componenti elettronici dipende dalle dimensioni. Più sono piccoli, meno costano e consentono anche la progettazione di dispositivi trasportabili e utilizzabili in modo migliore. La progettazione di questi sistemi è un processo altamente complesso pertanto viene gestita da singoli designer, componente per componente.