Incidente A1: Enpa, addolorati per vittime, uccisione animali inutile

Roma – L’Ente Nazionale Protezione Animali esprime dolore e cordoglio per le vittime dell’incidente stradale avvenuto questa mattina sull’A1 tra Lodi e Casalpusterlengo dopo che un branco di cinghiali ha attraversato la carreggiata. “Siamo sgomenti per quanto accaduto e ribadiamo la nostra solidarietà alle persone rimaste coinvolte e ai loro familiari, tuttavia invitiamo le associazioni degli agricoltori, i cacciatori, i politici nazionali e locali a non strumentalizzare questa vicenda per chiedere insensate e antiscientifiche campagne di sterminio contro i cinghiali e gli altri selvatici, che peraltro non risolverebbero nulla”, dichiara Enpa, contraria nel modo più assoluto a colpi di mano sulla legge 157/92. Una legge che, se fosse applicata in modo corretto (quasi tutte le Regioni la ignorano) permetterebbe di evitare ogni situazione problematica. La situazione deve essere gestita in modo serio e razionale e rispettando la legge. Per questo Enpa chiede un censimento scientifico della popolazione di cinghiali; perché, al di là dei numeri citati da qualche associazione, oggi nessuno può dire con certezza quanti ne siano presenti sul nostro territorio. Lo stesso vale, poi, per gli incidenti stradali con i selvatici, per i quali non esiste un sistema di monitoraggio. Secondo Asaps, l’Associazione Amici e Sostenitori della Polizia Stradale, nel 2017 si sono verificati 138 incidenti con animali selvatici nei quali sono morte 14 persone e altre 205 sono rimaste ferite. Complessivamente, sempre nel 2017, ci sono stati circa 174.933 mila incidenti con 3.378 morti e 246.750 feriti. Proprio per evitare tragedie come quelle di Lodi, Enpa chiede siano abbandonate le politiche fallimentari seguite fino ad ora e che finalmente si applicano quei metodi ecologici prioritari e obbligatori per legge che hanno dimostrato realmente di poter risolvere possibili problemi di convivenza con i selvatici. Come nel caso del progetto Life Strade (un sistema anti-collisione con sensori e telecamere) grazie al quale – informa sempre Asaps – Terni e altre province sono riuscite, tra il 2013 e il 2016, a ridurre del 100% gli incidenti con i selvatici. Sarebbe interessante sapere dai nostri decisori pubblici come mai questi dispositivi, così efficaci, non vengano utilizzati ad ampia scala sulla nostra rete stradale e autostradale. “Del resto – conclude Brutti – è altrettanto singolare che coloro i quali lanciano l’allarme cinghiali un giorno sì e l’altro pure sono gli stessi che vorrebbero sterminare, un giorno sì e l’altro pure, i lupi. Che, in quanto predatori dei cinghiali, contribuiscono tenerne sotto controllo la popolazione”. Lupi e cinghiali, evidentemente, non votano.