Lavoro: Inail, crescono gli infortuni, colpiti di più gli extracomunitari

Milano – L’Inail ha diffuso i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale nel mese di ottobre. Tra gennaio e ottobre sono state presentate all’Istituto 534.605 denunce di infortunio sul lavoro (+0,2% rispetto allo stesso periodo del 2017), 945 delle quali con esito mortale (+9,4%). Le patologie di origine professionale denunciate sono state 49.760 (+1,9%). Nei primi 10 mesi del 2018 i casi di infortunio denunciati all’Inail sono stati, come si è detto, 534.605, in aumento dello 0,2% rispetto all’analogo periodo del 2017. I dati rilevati al 31 ottobre di ciascun anno evidenziano a livello nazionale una diminuzione dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 454.421 a 454.006 (-0,1%), mentre quelli in itinere, avvenuti cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un incremento pari all’1,7%, da 79.231 a 80.599. L’analisi territoriale evidenzia un aumento delle denunce di infortunio nel Nord-Ovest (+0,7%), nel Nord-Est (+1,3%) e al Sud (+0,2%) e un calo al Centro (-1,5%) e nelle Isole (-2,3%). Tra le regioni con i maggiori incrementi percentuali si segnalano la Provincia autonoma di Bolzano (+5,5%), il Friuli Venezia Giulia (+4,3%) e il Molise (+3,9%), mentre i decrementi maggiori sono quelli rilevati nella Provincia autonoma di Trento (-8,8%), in Valle d’Aosta e in Abruzzo (-3,8% per entrambi). L’incremento rilevato nel confronto tra i primi 10 mesi del 2017 e del 2018 è legato esclusivamente alla componente maschile, che registra un +0,7% (da 343.302 a 345.631) rispetto al -0,7% di quella femminile (da 190.350 a 188.974). L’aumento ha interessato soprattutto i lavoratori extracomunitari (+8,6%) e in misura minore quelli comunitari (+0,5%), mentre le denunce di infortunio dei lavoratori italiani sono in calo dell’1%. Dall’analisi per classi di età emergono incrementi per la fascia fino a 29 anni (+4,1%) e tra i 60 e i 69 anni (+5,8%). In flessione, invece, le denunce per le fasce 30-44 anni (-3,4%) e 45-59 anni (-0,7%). Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nei 10 dieci mesi di quest’anno sono state 945, 81 in piu’ rispetto alle 864 denunciate tra gennaio e ottobre del 2017 (+9,4%). L’aumento è dovuto soprattutto all’elevato numero di decessi avvenuti lo scorso mese di agosto rispetto all’agosto 2017, alcuni dei quali causati dai cosiddetti incidenti “plurimi”, ovvero quelli che causano la morte di due o piu’ lavoratori. L’analisi territoriale evidenzia un incremento di 48 casi mortali nel Nord-Ovest (da 212 a 260), di 20 nel Nord-Est (da 215 a 235) e di 15 al Sud (da 188 a 203). Lieve diminuzione al Centro (da 176 a 174), mentre nelle Isole le denunce sono state 73 in entrambi i periodi. A livello regionale spiccano i 25 casi in più del Veneto (da 75 a 100), i 20 in più del Piemonte (da 67 a 87) e i 19 in piu’ della Lombardia (da 114 a 133) e Calabria (da 16 a 35). Seguono Campania (+17), Liguria (+10) e Toscana (+8). Cali significativi si registrano, invece, in Abruzzo (da 47 a 22) e nelle Marche (da 30 a 16). Nei primi 10 mesi di quest’anno le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail sono tornate ad aumentare.