Vendemmia parte bene, crescono raccolta e esportazioni

Roma – Comincia bene la vendemmia italiana del 2018, aperta, come da tradizione, con la raccolta delle uve da spumantizzazione in Franciacorta. Le attese, stando alle proiezioni dell’Osservatorio del Vino dell’Unione italiana vini (Uiv) e dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea), sono quelle di una produzione superiore all’annata 2017. Si stima una produzione variabile su una forbice di 47-49 milioni di ettolitri, ma comunque nettamente superiore ai 42 milioni dello scorso anno, quando la siccità fece anticipare la raccolta di una settimana e tagliò le rese. Problemi che non dovrebbero ripetersi quest’anno, anche se permane qualche preoccupazione per l’instabilità climatica di agosto e settembre. Coldiretti prevede una produzione 2018 in aumento, tra il 10% e il 20%, e allo stesso tempo annuncia l’incremento del 5,9% delle esportazioni di vino Made in Italy, prima voce dell’export agroalimentare italiano e netto miglioramento rispetto all’anno scorso (quando avevano raggiunto su base annuale circa 6 miliardi di euro). Dalla vendemmia si realizzano in tutta Italia oltre 10,6 miliardi di fatturato, proveniente più dall’estero che dalle vendite in Italia. La filiera dà lavoro a 1,3 milioni di persone tra impiego diretto in vigna e distribuzione commerciale, oltre alle attività connesse e di servizio. il tutto sostenuto da una struttura produttiva, precisa ancora Coldiretti, che conta 310 mila aziende agricole e quasi 46 mila aziende vinificatrici su una superficie a vite di 652 mila ettari. Quest’anno poi ritornano i voucher, che secondo la Coldiretti potrebbe assicurare 25 mila posti di lavoro occasionali durante la vendemmia. Anche Confagricoltura annuncia aumenti dei raccolti e uve di ottime qualità, col diffondersi della viticoltura di precisione nelle aziende più innovative. In termini di raccolta, Confagricoltura prevede aumenti dei raccolti in Emilia Romagna di circa il 25%; in Veneto, Trentino e Umbria tra il 15 ed il 20%; in Lombardia e Marche tra il 5 ed il 10%; in Puglia raccolti probabilmente nella media. Una “buona vendemmia, salvo imprevisti meteo”, in particolare per il Veneto e per il Nord Est, è delineata da Veneto Agricoltura, con una produzione in aumento (+12/15%, ma con punte anche superiori) e di buona qualità.