Fondo sociale, Bolognini: “Da Regione 54 milioni per anziani, minori, famiglie e disabili”

Milano – Ammonta a 54 milioni di euro la cifra del Fondo sociale regionale (Fsr) stanziata dalla Lombardia per una serie di azioni a favore di anziani, minori, famiglie e disabili in difficoltà, con particolare attenzione alle situazioni di vulnerabilità socio-economica. Lo ha stabilito la Giunta regionale, su proposta dell’assessore a Politiche sociali, abitative e disabilita’ Stefano Bolognini. L’obiettivo è il cofinanziamento delle azioni sociali previste nei Piani di zona e programmate sulla base delle Linee di indirizzo 2018-2020.
“Le nostre risorse – dice l’assessore Bolognini – concorrono con quelle di altri (Comuni, fondi statali, comunitari, finanziamenti privati e dei cittadini) a sostenere anziani, minori, famiglie e disabili in difficoltà, con particolare attenzione alle forme di marginalità e povertà che si presentano in modi nuovi nei nostri territori”.
“Regione Lombardia – aggiunge Bolognini – entro 60 giorni dalla data di adozione della delibera, provvederà al trasferimento delle risorse alle Ats: il 70% ad assolvimento del debito informativo dell’anno 2017 e/o precedente da parte di chi aveva ricevuto risorse in passato, e all’esito dei nostri controlli. Il 30 per cento a saldo. La novità di quest’anno è che abbiamo introdotto un criterio di ripartizione sperimentale, più efficace, che non si basa più sulla spesa storica (al 50 per cento) dei servizi, che era poco attuale, ma sulla popolazione residente e sulla rete di offerta che opera su ogni territorio”.
“Nello specifico – chiarisce l’assessore – il 50% della quota viene attribuita sulla popolazione al 1° gennaio 2017 (dato Istat). Il 25% sui posti nelle unita’ di offerta sociali attive (anagrafica regionale Afam), sugli utenti dei servizi di assistenza
domiciliare per anziani, persone con disabilità e minori, e anche sui minori che sono in affido familiare (rendicontazione
Fsr 2017). Il restante 25% sul numero delle unità di offerta sociali cofinanziate col Fsr, rapportate al totale di quelle presenti in Lombardia (anagrafica regionale Afam)”.
Sono tre le aree di destinazione dei fondi, in un’ottica di rete e di ottimizzazione delle risorse pubblico/private:

– Area minori e famiglia. Vi rientrano: l’affido dei minori a comunita’ e a famiglie, l’assistenza domiciliare ai minori, il sostegno a comunita’ educative, familiari e di alloggio per l’autonomia. Come pure gli asili nido, organizzati e gestiti anche in ambito aziendale, micronidi, nidi famiglia e i centri: per la prima infanzia, ricreativi diurni e di aggregazione giovanile.
– Area disabili. Comprende: i servizi di assistenza domiciliare, i centri socio-educativi, il servizio di formazione
dell’autonomia e le comunita’ alloggio disabili.
– Area anziani. Vi rientrano: i servizi di assistenza domiciliare, gli alloggi protetti per gli anziani e i centri diurni anziani.
“Le modalita’ di utilizzo e di distribuzione delle risorse agli Ambiti territoriali – conclude l’assessore Bolognini – sono state condivise con Anci Lombardia e presentate alle maggiori organizzazioni sindacali. Ora ne monitoreremo l’applicazione con un apposito gruppo tecnico di lavoro, composto dalla nostra Direzione generale Politiche sociali, abitative e disabilita’ e da una rappresentanza di Anci Lombardia. Entro febbraio 2019, sulla base di quanto emerso, trarremo tutte le indicazioni utili a formulare la migliore proposta per il 2019”. (imprese-lavoro.com)