Assorecuperi: inceneritori lombardi a rischio “tutto esaurito”

Milano – “Negli inceneritori lombardi non c’è più posto”: a lanciare l’allarme è il presidente di Assorecuperi – l’Associazione nazionale delle imprese, dei liberi professionisti e degli enti operanti nel settore del recupero dei rifiuti e dei servizi ambientali, su tutto il territorio nazionale che aderisce a Confcommercio – Tiziano Brembilla che ha inviato lettere al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e all’assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo. “Dal 2015, a causa dell’art. 35 del Decreto ‘Sblocca Italia’ – spiega Brembilla – le giacenze presso gli impianti dei nostri associati non hanno smesso di aumentare. La ragione è che ai 13 inceneritori attivi in Lombardia è imposto di privilegiare i rifiuti urbani – anche quando sono provenienti da altre Regioni, senza tenere in conto le esigenze del servizio di raccolta locale – a discapito dei rifiuti speciali della Lombardia, con un aggravio di costo e un impatto ambientale rilevante per il rischio di roghi”. “Si tratta di una situazione – conclude Brembilla – che sta mettendo a dura prova i nostri associati. Il servizio di smaltimento dei rifiuti della Lombardia deve tornare alla sua funzione originale ridando priorità alle esigenze del sistema locale”.