Caporalato, Cgil: legge non va modificata, ma applicata

Roma – “La legge 199/2016 sul caporalato va assolutamente salvaguardata: abbiamo ascoltato dichiarazioni di stampa nelle quali si esprimeva l’intento di modificarla in alcune sue parti, ma noi riteniamo che non vada assolutamente toccata. È una legge garantista anche per le imprese, che non lega le mani agli imprenditori corretti”. Lo dichiara Giovanni Mininni, segretario nazionale dipartimento agricoltura Flai Cgil durante un’audizione in commissione Agricoltura al Senato: “Le questioni che riguardano il diffuso sfruttamento sul lavoro in agricoltura, il cosiddetto caporalato, andrebbero affrontate con un piglio maggiore”. “La legge sul caporalato – spiega Mininni – va correttamente applicata soprattutto per la seconda parte, dove vede la formazione delle sezioni territoriali della rete del lavoro agricolo di qualità, che sono il punto necessario per offrire servizi alle imprese e per stroncare il caporalato, cioè l’intermediazione illecita e lo sfruttamento. Questa parte della legge non è ancora stata applicata se non in due province, Foggia e Reggio Calabria, dov’è in sperimentazione. Chiediamo a questo governo di farsi promotore di una sua applicazione in tutte le province italiane, dove ci sono le condizioni, dove le parti datoriali e quelle sindacali ne chiedono l’applicazione, per poter dare servizi alle imprese”.