Roma – “Con il ritorno dei voucher – commenta in una nota Coldiretti – circa 50mila posti di lavoro occasionali possono essere recuperati con trasparenza nelle attivita’ stagionali in campagna dove con l’estate sono iniziate le attivita’ Di raccolta e presto ci sara’ la vendemmia”. “Una presa di posizione importante – si precisa ancora – fortemente sostenuta dalla Coldiretti dopo che la riforma ha di fatto azzerato questa opportunita’ in agricoltura che consente di integrare il reddito delle categorie piu’ deboli ma anche per avvicinare al mondo dell’agricoltura giovani studenti o mantenere attivi anziani pensionati”. “I voucher – spiega inoltre Coldiretti – erano stati introdotti per la prima volta in via sperimentale nel 2008 per la vendemmia proprio per le peculiarita’ dell’offerta di lavoro nelle campagne. Nel corso degli anni successivi l’agricoltura – aggiunge l’organizzazione agricola – e’ stato l’unico settore che e’ rimasto praticamente fedele all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni, solo lavoro stagionale e solo pensionati e studenti a differenza di altri settori. “Non e’ un caso – conclude Coldiretti – che il numero di voucher impiegati in agricoltura sia praticamente rimasto stabile dal 2011 senza gli abusi che si sono verificati in altri settori. E in agricoltura sono stati venduti nell’ultimo anno, prima dell’abrogazione, circa 2 milioni di voucher, piu’ o meno gli stessi dei 5 anni precedenti pari all’incirca a 350mila giornate/anno di lavoro”. “Ora occorre fare presto poiche’ l’estate coincide – si riferisce in ultimo – con il periodo di maggior impiego di lavoro nelle campagne a partire dalle attivita’ di raccolta di verdura e frutta come albicocche o pesche, fino ad arrivare alla vendemmia che si concentra nel mese di settembre”.
