Ambrosianeum: Milano 2040, città più vecchia e multietnica

Milano – Si intitola “Agenda 2040” il Rapporto sulla Città Milano 2018, edito da Franco Angeli e realizzato dalla Fondazione Ambrosianeum grazie al contributo di Fondazione Cariplo, presentato questa mattina presso la sede dell’Ambrosianeum a Milano. Il Rapporto traccia l’orizzonte temporale di una road map lungo cui procedere per costruire la Milano del futuro. È stato presentato da Marco Garzonio (presidente di Ambrosianeum) e dalla sociologa Rosangela Lodigiani, che l’ha curato. Marco Garzonio, raccontando la genesi del Rapporto 2018 (“che unisce l’obiettivo iniziale di indagare le periferie con una ricerca sul futuro della città suggerita dall’arcivescovo di Milano Mario Delpini, che ci ha chiesto di immaginare la Milano di domani”) ha posto sul tavolo una questione culturale scottante: “Quando è iniziato il disegno di questo Rapporto nessuno poteva immaginare quanto sarebbe accaduto il 4 marzo. Milano in questo momento è sotto assedio perché è la prossima meta da conquistare: non deve quindi cedere alle provocazioni, ma piuttosto pensarsi come qualcosa di vivo, perché nonostante i fili spinati incombenti e i porti chiusi, nel futuro – come il Rapporto dice con chiarezza – rischiamo di non avere più milanesi”. Un compito civile e culturale, questo, al quale secondo Garzonio “devono contribuire la cultura, le università, le istituzioni; il nostro sguardo è proiettato in avanti – ha concluso il presidente Ambrosianeum -. E il nostro futuro, o sarà culturale o non sarà affatto futuro”. Rosangela Lodigiani ha illustrato i contenuti del Rapporto, che “guarda al futuro e si dà un orizzonte simbolico di riferimento di qui ai prossimi vent’anni”. La situazione al di là delle eccellenze di Milano e dell’inserimento della città nella classifica delle 100 Resilient Cities della Fondazione Rockfeller, ha le sue zone d’ombra: “Le dinamiche demografiche attuali parlano di tassi di natalità molto bassi e di flussi migratori che solo parzialmente compenseranno la tendenza all’invecchiamento della popolazione – ha spiegato la curatrice del Rapporto -. Per dirla in uno scatto fotografico, se i trend in atto si confermano, Milano sarà più multietnica, più anziana, con situazioni di solitudine e fragilità relazionali”.