Lombardia, ok al progetto di legge che istituisce ‘ORA’, il nuovo organismo di controllo

Milano – La giunta regionale della Lombardia ha approvato il progetto di legge che istituisce ORA, il nuovo Organismo Regionale per le attivita’ di controllo in cui confluiscono Arac, Comitato Controlli e Comitato per la legalita’ e trasparenza. Composto da 9 articoli, il testo chiarisce che le finalita’ del nuovo organismo comportano un’attivita’ di verifica del corretto funzionamento delle strutture organizzative della Giunta regionale e degli enti del Sistema regionale, vigilare sulla trasparenza e regolarita’ degli appalti e sulla fase esecutiva dei contratti stipulati dall’organo di governo e dagli enti del sistema regionale, di valutare l’efficacia del sistema dei controlli interni di Giunta e enti del sistema regionale nonche’ di supportare l’attivita’ dell’esecutivo lombardo e degli enti collegati nell’attuazione e nell’aggiornamento dei rispettivi piani di prevenzione della corruzione. Soddisfatto il presidente della Regione Lombardia che sottolinea la decisiva azione di “razionalizzazione degli organi prima esistenti per potenziare l’azione di prevenzione dei fenomeni di corruzione”. “Rafforziamo la funzione ispettiva – ha aggiunto – per far si’ che davanti alle segnalazioni, anche anonime, venga fatto tutto il possibile per verificare quanto siano fondate e su quali riscontri poggino. Nel momento in cui ci sia il sospetto di comportamenti irregolari o l’impressione di zone grigie nell’esecuzione degli appalti, dobbiamo intervenire. Siamo convinti che la regolarita’ e la trasparenza degli appalti debbano essere garantite sia in fase di emanazione che in fase esecutiva”. Il Comitato regionale di controllo e’ composto da nove membri, compreso il Presidente, esterni all’amministrazione regionale, nominati dal Consiglio regionale su designazione della Giunta regionale. Due dei componenti designati dalla Giunta regionale sono espressione delle minoranze consiliari I componenti esterni del Comitato regionale di controllo sono scelti tra esperti di elevata professionalita’ e notoria indipendenza con comprovate esperienze – nel settore pubblico o privato – e competenze in una o piu’ delle seguenti materie: controllo di regolarita’ amministrativa e contabile, controllo di gestione, analisi del rischio, analisi dei processi e contratti pubblici. Non possono rivestire il ruolo di componenti del Comitato e, se gia’ nominati, decadono, coloro i quali siano stati condannati, anche con sentenza non definitiva, per i reati previsti nei titoli II e III del libro secondo del codice penale.