Assolombarda: il futuro del lavoro (2)

Milano – Ci sono poi – nel documento sul Lavoro presentato da Assolombarda – aspetti di rilievo nazionale quali ad esempio la semplificazione e la razionalizzazione del quadro regolatorio, dando al contempo maggior spazio alla contrattazione di secondo livello, per sostenere le imprese nella partita della produttività e della qualità del lavoro. A ciò si aggiunge l’opportunità della semplificazione del quadro normativo in materia di disabilità, la promozione dell’occupabilità dei lavoratori con malattie croniche e la stesura di un Testo Unico del Welfare. Inoltre andrebbe anche considerata la possibilità di un contestuale processo di unificazione di parte della regolamentazione sul lavoro a livello europeo, in modo da ridurre i livelli di adattamento a livello nazionale. Oltre al ripensamento del sistema previdenziale, al fine di tutelare le transizioni occupazionali e costruire un sistema in cui pubblico e privato garantiscano chi si affaccia oggi nel mercato del lavoro. Dal documento emerge poi la necessità di un deciso cambio di passo nelle politiche attive volte a prevenire e gestire, se possibile anticipatamente, la disoccupazione. Così come un ripensamento dell’attuale concetto sull’orario di lavoro e la previsione di nuovi modelli, più compatibili con l’economia digitale. Poi una proposta sulla professionalità e le competenze. Dallo sviluppo dell’apprendistato di primo e terzo livello al rilancio dell’alternanza scuola-lavoro, anche attraverso una maggior collaborazione tra scuola e impresa; alla promozione degli studi STEM fino al rafforzamento dell’impegno sugli ITS. Infine il tema della rappresentanza, con l’introduzione di una legge dedicata, che si ponga in termini di concreto sostegno a un miglior quadro regolatorio delle relazioni industriali. Alla luce di ciò, Assolombarda sente la responsabilità e l’urgenza di non stare ferma in un momento in cui tutto è fermo. E di offrire alla comunità alcuni spunti di riflessione e di visione di lungo termine su temi chiave per la crescita delle imprese e del Paese, quali il lavoro.