Lombardia: motore dell’economia italiana, crescono i residenti (2)

Milano – L’incremento degli occupati è stato tale da assorbire la fuoriuscita complessiva negli altri tre settori principali di attività economica e generare un saldo positivo prossimo al 3% nel periodo in esame. E’ evidente la conseguente ulteriore terziarizzazione dell’economia regionale. Sul fronte del turismo con oltre 15 milioni di arrivi nel 2016, la Lombardia è la seconda regione in Italia per domanda turistica, dopo il Veneto, ma in termini di presenze risulta superata, oltre che dal Veneto, da Trentino Alto Adige, Toscana ed Emilia Romagna. Ma il dato che va sottolineato è quello che riguarda l’export settore che – come rileva il Cresme – dopo quattro anni di crescita moderata alla fine del 2017 segna una importante accelerazione, crescendo quasi dell’8% rispetto al 2016. Passando alle costruzioni, il valore della produzione in Lombardia è pari nel 2017 a 23,4 miliardi di euro, pari a più del 18% del totale nazionale. La stima degli investimenti delinea l’avvio di una fase di ripresa dal 2016, ma con margini di incertezza e differenziazioni settoriali, soprattutto con un livello di investimenti che rimane ancora inferiore rispetto alla fase di massima espansione del ciclo immobiliare, nonché di avvio di grandi opere infrastrutturali, del calibro della Pedemontana Lombarda, della BreBeMi, delle tratte AV/AC Milano-Bologna. Novara-Milano, Milano-Venezia. La stima di una fase di moderata ripresa si basa sulla dinamica brillante del mercato immobiliare che, grazie anche agli incentivi fiscali e a un credito all’acquisto di abitazioni in forte crescita fino al 2016 e stabile su livelli alti nel 2017, sostiene la domanda di rinnovo. Ma anche sulla scommessa relativa alla crescita degli investimenti infrastrutturali che sconta l’incognita delle condizioni finanziarie nonché dei tempi di adattamento alle novità regolamentari e di finanza pubblica che si trovano a fronteggiare le amministrazioni pubbliche. Segnali positivi, infine, provengono anche dal quadro dei bandi di gara per opere pubbliche. L’analisi dei dati mette in mostra, infatti, l’avvio di una fase espansiva in atto dal 2014 e che proprio nel 2017 segna un importante consolidamento. Nel 2017 il mercato regionale è quantificato in poco meno di 3.900 gare e 4,3 miliardi, quantità in crescita rispettivamente del 21% e 32% rispetto al 2016. L’ultima tappa – la quattordicesima – del percorso di avvicinamento al Congresso Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori italiani è prevista il prossimo 15 maggio ad Assisi.