Verso Vinitaly: vino, un brindisi che vale più di 9 miliardi (2)

Milano – Nella classifica dei produttori di vino più “amati” al mondo, l’Italia conquista il secondo posto, preceduta solo dalla Francia prima con 8,1 miliardi di euro di export di prodotti vinicoli nel mondo nel 2016, assorbendo circa un terzo delle esportazioni mondiali di vino (28,1%), seguita dall’Italia con 5,6 miliardi di euro, pari al 19,3% del totale, dalla Spagna (2,6 miliardi di euro, 9,2%), e dal Cile (1,6 miliardi di euro, 5,7%). E guardando ai 10 maggiori importatori di vino al mondo, l’Italia è il primo Paese da cui importano Germania e Svizzera, rispettivamente il peso delle importazioni dall’Italia è del 37,6% e del 35,1%, mentre negli Stati Uniti (29,7%), nel Regno Unito (21,2%), nei Paesi Bassi (12,2%) e in Belgio (11,3%) è il secondo Paese da cui si importano vini. È quanto emerge da elaborazione della Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati Aida-Trade Catalyst Le imprese del vino in Italia Sono complessivamente oltre 80mila le imprese del vino attive in Italia, si tratta principalmente di imprese di coltivazione di uva (79.762), a cui si aggiungono le imprese di produzione di vino (1.850). La concentrazione maggiore è in Sicilia, dove si trovano complessivamente quasi 13mila imprese attive nel settore, di cui oltre 7mila solo nel trapanese, la seconda regione italiana in termini numerici è il Veneto con 12.508 imprese, di cui 6.350 a Treviso e 3.836 a Verona, al terzo posto la Puglia, con 10.550 imprese. È quanto emerge da elaborazioni dell’U.O. Studi, statistica e programmazione della Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati Registro Imprese e su dati Aida-Bureau Van Dijk e Aida-Trade Catalyst.