Periferie: Milano, Pon Metro, quartieri connessi (2)

Milano – Gli spazi che verranno messi in connessione – digitale e con il quartiere – si trovano tutti ai piedi di stabili di edilizia residenziale pubblica, per i quali perlopiù fungevano da locali di guardianìa, si presentano ricchi di potenzialità in termini di versatilità d’uso e bacino d’utenza intercettato, e sono diffusi a raggiera sul territorio della città: largo Boccioni, piazzetta Capuana (dove è già aperto anche uno spazio comunale WeMi, per informare sull’offerta dei servizi domiciliari) e via Padre Luigi Monti a nord, via sant’Erlembaldo e via Palmanova a est, viale Omero e via Faenza a sud, via Fratelli Zoia e via Visconti a ovest. Per il progetto sono state attivate tre linee di finanziamento, che corrispondono anche alle fasi necessarie per la sua realizzazione finale: si parte con i lavori edilizi di riqualificazione e adeguamento normativo (1,112 milioni), in calendario a partire da settembre; si passa poi alla messa a punto di una piattaforma web utile per servizi specifici dedicati agli inquilini Erp (1,354 milioni); per finire si sostengono le nuove attività sociali e imprenditoriali (530mila euro di contributi) che verranno individuate questa estate tramite bando pubblico. Pon Metro è un programma rivolto alle città metropolitane, in linea con le strategie dell’Agenda urbana europea e con gli obiettivi di Europa 2020, con il quale il Comune di Milano intende finanziare, oltre a ‘Quartieri connessi’, anche altri progetti su diversi assi di intervento, tutti comunque dedicati allo sviluppo urbano sostenibile.